Verratti ed il Psg: storie di rinnovi col rimpianto di una svolta che non arriva
Doveva essere la sua estate. Marco Verratti aveva preso la sua decisione dodici mesi fa anche per questo motivo: trovare lo spiraglio per un trasferimento in un club diverso da quel Paris Saint Germain che lo ha reso campione, ma con cui non è ancora riuscito ad essere competitivo in Europa consacrandosi nella lista dei fuoriclasse assoluti. Che nessuno ne metta in dubbio le qualità, beninteso, ma forse la scelta di affidarsi a Mino Raiola non ha avuto i riscontri desiderati. Non è un mistero che dodici mesi fa il centrocampista azzurro avesse deciso, senza riuscire a realizzare il suo progetto, di sposare il progetto Barcellona per dare una svolta definitiva alla sua carriera, eppure ad un anno di distanza, sul suo profilo è calato un silenzio assoluto quanto assordante. Nessuna trattativa in corso, se non quella per l’ennesimo rinnovo contrattuale ultramilionario con un club che rischia di diventare una dolcissima prigione dorata per un talento straordinario che freme per iscriversi alla lista dei fuoriclasse assoluti.
Rinnovo che sarebbe stato scontato a prescindere dalla decisione di affidarsi al procuratore che, più degli altri, solitamente garantisce ai propri assistiti di realizzare le proprie ambizioni professionali senza paura di arrivare allo scontro. Un mese alla fine delle trattative, e Verratti resta ancorato a Parco dei Principi. Col sorriso della riconoscenza e dell’affetto per un ambiente che lo ha reso uomo, ma forse con il rimpianto di non essersi ancora misurato con qualcosa di diverso, in un altro campionato.