archivio
Menù Notizie

TMW - C. Bosco: "Proposte Fifa sul mercato difformi dal diritto UE"

di Stefano Sica
Foto
© foto di Simone Lorini

Mercoledì 28 Febbraio si è tenuta nella sede della Fifa a Zurigo una importante riunione durante la quale il Presidente Gianni Infantino ha sottoposto al vaglio del "Football stakeholders Committee" una serie di proposte innovative che si ripromettono di migliorare il sistema calcio. Abbiamo ascoltato a riguardo Christian Bosco, agente di calciatori e Presidente della IAFA (sindacato degli agenti italiani), associazione negli ultimi anni si è battuta per la reintroduzione di regole certe per la categoria, dopo che proprio una discussa delibera della Fifa nel 2015 aveva disposto una "deregulation" di settore.

Ha saputo delle proposte di Infantino che riguardano anche gli agenti ed il calciomercato?
"Ho appreso qualcosa in merito nelle scorse settimane attraverso i media, che hanno riportato stralci di un'intervista rilasciata dal Presidente della Fifa ad una testata giornalistica francese e ad una emittente televisiva. Posto che non si può formulare una opinione compiuta se non si ha piena e dettagliata conoscenza di quali siano effettivamente i contenuti specifici di queste proposte regolamentari, e soprattutto con quali modalità si intenderebbe applicarle, devo ammettere che i riferimenti ad alcune di queste mi hanno suscitato qualche titubanza".

Quali?
"Tutti i provvedimenti restrittivi della libera concorrenza, che andrebbero ad incidere sulla libertà di strategia aziendale. Il calcio è una delle maggiori industrie del mercato economico europeo: solo nel 2017, ad esempio, c'è stata una movimentazione di circa 18 miliardi di euro. Le Società sono vere e proprie aziende oramai, e non si può pensare di imporre limitazioni alle loro politiche imprenditoriali, o ridurre il lasso di tempo durante il quale siano abilitate a svolgerle con potenziale profitto, o negargli la possibilità di mutarle in corso con finalità migliorative".

Entriamo nel dettaglio...
"La paventata cancellazione della finestra di calciomercato invernale, la riduzione dei termini di quella estiva, il contingentamento delle rose a 25 elementi e la correlata riduzione del numero di trasferimenti a titolo temporaneo, sono proposte che non mi trovano assolutamente concorde, e che sortirebbero effetti involutivi per il sistema calcio. Provate ad immaginare le difficoltà di tutti i Club di seconda e terza serie, che necessitano di tempistiche mai molto brevi per allestire una solida compagine societaria in vista della stagione sportiva, e che giocoforza cominciano a fare mercato più tardi, o attendono le movimentazioni dei Club di massima serie per poi provare ad ingaggiare qualche atleta scontento. Non si può pensare solo al mercato delle big che preparano le operazioni più importanti con largo anticipo. E neanche sarebbe plausibile ipotizzare tempistiche diverse per le varie categorie professionistiche, perchè ciò ingenererebbe, in maniera irrimediabile, flussi di operazioni che potremmo definire atipiche. Inoltre c'è da evidenziare che spesso, per ultimare i calendari dei vari campionati, bisogna attendere il corso della giustizia sportiva e della giustizia amministrativa, visto che negli ultimi anni, soprattutto in Italia, le classifiche maturate con i risultati sportivi sono state stravolte e riscritte nelle aule giudiziali. In ogni caso, si deve partire dall'assunto giuridico di base che, quando si interviene in ambiti che lambiscono attività economiche, le istituzioni sportive devono necessariamente confrontarsi con le istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali, rispettandone i codici normativi e le disposizioni. Nello specifico mi riferisco al T.F.U.E. - trattato per il funzionamento dell'Unione Europea - che, a livello comunitario, disciplina il mercato e la concorrenza agli articoli 101, 102, 103, 104, 165".

Tornando al discorso agenti, il Presidente Infantino ha accennato anche a possibili provvedimenti che li riguarderebbero.
"Non capisco secondo quale fonte normativa la Fifa potrebbe imporre delle disposizioni regolamentari agli agenti. E' stato reiteratamente chiarito sia dai Tribunali nazionali, sia comunitari, sia dalla Commissione Europea, che gli appartenenti a tale categoria professionale devono essere giuridicamente considerati come prestatori di liberi servizi autorizzati e qualificati. Pertanto, non godendo dello status di tesserati federali, spetta primariamente ai governi nazionali inquadrare e disciplinare la loro attività, in conformità ai principi del diritto dell'Unione Europea. In pochi ne sono a conoscenza, ma già dal 2001 la Fifa si era formalmente mostrata consapevole di ciò, rinunciando a regolamentare direttamente gli agenti e, addirittura, vietando a questi ultimi di utilizzare la propria denominazione nei rapporti d'affari (Circolare no. 742). Salvo poi provare a mantenere una egida ed una supervisione sugli stessi attraverso le Federazioni nazionali ad essa consociate, le quali hanno potuto agire sempre e comunque nel rispetto degli ordinamenti statuali dei rispettivi paesi di appartenenza, ed in virtù di un potere amministrativo demandato. Infine nel 2015, con l'introduzione della nuova figura generica dell'intermediario - che nelle intenzioni doveva irragionevolmente sostituire "ex novo" quella di agente - si è a mio avviso spezzato definitivamente il cordone ombelicale tra la Fifa e gli agenti. Ora è tardi per tornare indietro".

Però, a seguito di alcune operazioni di mercato alquanto smisurate, sempre più spesso si sente parlare di necessari "tappi alle commissioni" degli agenti/intermediari. Cosa potrebbe accadere?
"I tappi semmai si applicano alle bottiglie.... Battute ironiche a parte, in merito a tale questione sono doverose alcune precisazioni. In primis, come già accennato nel corso della nostra discussione, in punto di diritto nessuna associazione privata (quali sono la Fifa e le Federazioni) può imporre limitazioni o fissare restrizioni ad una attività imprenditoriale quale è la libera fornitura di servizi, nè direttamente nè attraverso quelli che sono i potenziali fruitori/consumatori (Club e atleti), benchè questi ultimi siano dei tesserati federali. L'unica ipotesi plausibile e legittima è quella di fissare dei massimali tariffari così come esistono in tutte le libere professioni, ma ciò presuppone imprescindibilmente un inquadramento ed una regolamentazione statuale della figura e della attività di agente. Una disciplina che sarebbe poi contestualmente mutuabile e gestibile in fase amministrativa dalle istituzioni sportive. Fortunatamente, dal 2015 ad oggi, è ciò che è già avvenuto in molti paesi, in linea con le indicazioni fornite dalla Commissione Europea già tempo addietro. In secondo luogo, è doveroso evidenziare che spesso, quando si parla di agenti, subito si è portati ad immaginare in automatico a grossi e lauti guadagni, ma non è assolutamente così. Le "mega-operazioni" di calciomercato, a cui maggiormente danno rilievo i media, rappresentano un numero limitato di casistiche, e quasi sempre le cifre vengono accresciute da fattori relativi ai diritti di immagine e alle sponsorizzazioni. I soggetti che vi partecipano in qualità di mediatori oramai non svolgono più un ruolo professionale tecnico da agenti, ma operano come veri e propri fondi di investimento/third partes. Parallelamente, esiste invece un mondo sconfinato fatto di operazioni di piccola e media portata, in cui gli agenti percepiscono compensi minimi rispetto all'effettiva mole di lavoro svolta nonché alle spese sostenute. E poi, spesso e volentieri, devono anche battagliare per esigere i propri crediti, affrontando lunghe e dispendiose controversie giudiziali. Si è ormai consolidato un dilagante malcostume da parte degli atleti e dei Club di non pagare gli agenti, ma di questo nessuno ne parla. Insomma, al contrario di quanto si è indotti a credere, la categoria professionale degli agenti non ha beneficiato sino ad oggi di alcuna tutela da parte delle istituzioni sportive, ed è stata principalmente gravata da oneri. Questo stato di cose deve cambiare".

In Italia qual è la situazione normativa al momento?
"Con l'articolo 1 comma 373 della Legge di stabilità 205/2017, il Parlamento italiano ha introdotto la disciplina relativa agli "agenti sportivi professionisti" - fortemente voluta dal Ministro Lotti e dalla compagine di maggioranza - che ha colmato un vero e proprio vuoto normativo del nostro ordinamento e si prefigge di regolarizzare un settore rinomatamente caratterizzato da storture ed anomalie che spesso rasentano l'illegittimità. A breve sarà emanato il decreto attuativo ed il relativo regolamento demandato al Coni come ente di raccordo tra le Federazioni sportive e lo Stato. A riguardo fa piacere riscontrare come anche il Presidente della Fifa Gianni Infantino, ed il Presidente della Uefa Alexander Ceferin - peraltro due valenti avvocati - abbiano recentemente rilasciato dichiarazioni ufficiali con le quali hanno sostenuto la necessità e l'urgenza di intervenire sulla materia a livello internazionale".

Altre notizie
Lunedì 31 Dicembre 2018
23:52 2018 Monaco, Acuña obiettivo numero di Henry 23:45 2018 Il Real Madrid pesca in Italia: nel mirino Icardi e Piatek, ma non solo 23:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Fascetti: "Lazio, il bilancio è positivo. Milinkovic si è svegliato" 23:38 2018 Bayern Monaco, Lewandowski: "Potrei chiudere qui la carriera" 23:31 2018 Empoli, La Gumina ko. Rinuncia alle vacanze per il percorso di recupero
23:24 2018 Pescara, Sebastiani: "Può arrivare una punta. Vorrei un altro Del Grosso" 23:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Canuti: "Inter, in Europa serve migliorare. Per ora il voto è sette" 23:17 2018 Barcellona, si allontana De Ligt: ritenute eccessive le richieste olandesi 23:10 2018 Pisa, Cernigoi finisce nel mirino della Dinamo Bucarest 23:03 2018 Sicula Leonzio, Torrente vuole Cuppone a gennaio 23:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Berni: "Viola, bilancio mediocre. La squadra è modesta" 22:56 2018 Romeo: "Voglio dimostrare di essere uno dei più forti" 22:49 2018 Roma, Manolas: "Il miglior acquisto per me è Kluivert, diventerà grande" 22:42 2018 Pres. Perugia: "Girone d'andata soddisfacente. Ma non sono appagato" 22:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Cuccureddu."Juve, parlano i numeri. CR7 esempio per tutti" 22:35 2018 Inter, Gabigol tra West Ham e Flamengo: i nerazzurri vogliono 20 milioni 22:28 2018 Ag. De Boer: "Negli Stati Uniti non mettono fretta agli allenatori" 22:21 2018 Inter, Politano: "Un 2018 meraviglioso, ma il meglio deve ancora venire" 22:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Pauluzzi: "Voto 10 al 2018 dei Bleus, Deschamps il segreto" 22:14 2018 Udinese, Felipe Vizeu via dopo 26 minuti. C'è l'offerta del Gremio 22:07 2018 Pescara, Fornasier idea per la difesa del Foggia 22:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Mineo: "Messi, 2018 a due facce: 9 col Barça, 5 in Nazionale" 21:54 2018 Pro Vercelli, Germano finisce nel mirino della Cremonese 21:47 2018 Ag. Dendoncker: "Non ne ho parlato con Monchi, Nzonzi profilo simile" 21:41 2018 Teramo, Bacio Terracino nel mirino di Cosenza, Foggia e Livorno 21:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Caires: "CR7 meglio di Modric, meritava il 6° Pallone d'Oro" 21:34 2018 Parma, Dezi: "La Serie A il momento più bello, poi il buio, il periodo difficile" 21:27 2018 Monza, non solo Chiricò dal Lecce. I brianzoli puntano anche Armellino 21:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Buskulic: "Modric, Pallone d'Oro giusto. Ma non è da 10" 21:14 2018 UFFICIALE: Porto, l'esterno Ruben Macedo in prestito al Chaves