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Südtirol, Zanetti: “Volevamo fare bella figura e ce l'abbiamo fatta"

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
Paolo Zanetti
Paolo Zanetti

L’allenatore del Südtirol, Paolo Zanetti, ha commentato la sconfitta con il Torino in Coppa Italia. Ecco che cosa ha detto:
Sarà sicuramente soddisfatto della prestazione dei suoi e meno per il gol che vi è stato annullato. Se si volesse trovare il pelo nell’uovo si può dire che forse vi è mancato un po’ di cinismo sotto porta?
“Un po’ di cinismo e un po’ di qualità, è evidente che questo abbia fatto la differenza fra noi e il Torino, ma sono contento per la prestazione dei ragazzi. Abbiamo raggiunto l’obiettivo perché avevo chiesto di fare bella figura. Non sono presuntuoso e, quindi, non pensavo di venire al Grande Torino e vincere, anche se nel calcio non si sa mai, ma comunque la squadra ha fatto una prestazione importante e abbiamo tenuto benissimo il campo e giocato anche bene a larghi tratti. Peccato per il gol perché per i miei ragazzi sarebbe stata una grande soddisfazione riuscire a segnare al Torino. Per noi è stata una serata storica. Già combattere contro il Toro è difficile e in più combattere anche contro l’arbitro diventa ancora più difficile”.
Come ha visto il Torino?
“Con noi non ha giocato il solito Toro perché bisogna dire che in campo c’erano le seconde linee e tanti ragazzi che avevano giocato poco, è stata la tipica partita di Coppa Italia. Sto seguendo il campionato del Toro e devo dire che è diventato una squadra. E’ una realtà con qualità veramente importanti e si sta giocando le posizioni d’élite della serie A.

Credo che il presidente Cairo stia facendo un ottimo lavoro e anche che stia per completare il suo percorso. Penso che il Torino abbia ancora tanto margine e questo mi fa veramente molto piacere perché i tifosi del Toro se lo meritano”.
Anche lei non ha schierato la formazione tipo, le è piaciuto chi è entrato al posto di chi di solito è titolare?
“Questo è in assoluto l’aspetto che mi è piaciuto di più. Con il Torino c’è stata la prestazione del gruppo. Ho voluto premiare tanti ragazzi che finora e anche l’anno scorso ci hanno dato tanto. Chi ha giocato sa che le seconde linee sono importanti tanto quanto i titolari perché devono tenere sempre alto il livello di ogni allenamento e quando sono chiamato in causa devono dare tutto e questa condizione non è semplice. Con il Torino hanno dimostrato di poterci stare e in più di tenere molto alla nostra causa, quindi, sono veramente contento per loro e si sono meritati il premio di giocare”.
La sua squadra ha dimostrato di essere molto ben organizzata in campo, che tipo di futuro vede per se stesso?
“Mah, questa è una domanda che mi hanno fatto spesso perché ho avuto anche l’occasione di vincere la Panchina d’Oro della serie C, ma anche se si pensa sempre al futuro mi sono imposto di guardare solo al futuro prossimo, quindi per me conta solo la prossima domenica o il prossimo mercoledì perché nel calcio si sale veloce, ma si scende altrettanto veloce. Questo l’ho imparato anche qui a Torino quando giocavo, ho vissuto anni di passione e cambiato otto allenatori e sette direttori sportivi, quindi, so che sono i risultati a stabilire se un allenatore è più o meno bravo. Sono giovane e ho tanto da imparare e da studiare, anche ieri sera ho imparato qualche cosa da Mazzarri, che è un grande allenatore, e sono contentissimo per quello che mi ha detto a fine partita, ossia che meritavamo di più e mi ha fatto i complimenti. Per me questo è motivo di grande orgoglio”.

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