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Sonetti: "Il Torino può battere la Juve con determinazione e orgoglio"

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
Nedo Sonetti
Nedo Sonetti
© foto di Giacomo Morini

Nedo Sonetti è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Sonetti è stato calciatore ed è attualmente un allenatore, fra le altre squadre ha guidato il Torino dal 28 settembre 1994 al 5 dicembre 1995 e in quell’arco di tempo i granata batterono la Juventus due volte su tre. Con lui abbiamo parlato del prossimo derby.
Lei è stato l’ultimo allenatore che in uno stesso campionato riuscì a far vincere due derby al Torino, ma come si fa a battere la Juventus?
“Questa Juventus qui non lo so, ma so soltanto come riuscimmo a battere la Juventus che quell’anno vinse lo scudetto, quindi, anche quella era una squadra molto forte, ma noi la fermammo tutte e due le volte che l’affrontammo. Ci riuscimmo spinti dalla determinazione, dall’orgoglio e dalla voglia di conquistare qualche cosa d’importante”.
Gli attaccanti del Torino finora hanno segnato poco in tutto otto reti e una sola in casa con Belotti su rigore, mentre quelli della Juventus di gol ne hanno realizzati ventidue dei quali dieci giocando in trasferta. Secondo lei che problemi hanno gli attaccanti granata?
“Probabilmente hanno problemi legati all’organizzazione del gioco della squadra e avranno problemi particolari. I giocatori della Juventus anche per qualità individuali e collettiva sono superiori a quelli del Torino, mi dispiace dirlo ma è così”.
Mazzarri come farà a mandare in campo una formazione che tenga testa ai bianconeri?
“Non lo so proprio, ma so che le sue squadre si caratterizzano per la grande aggressività, determinazione e buon acume tattico e, quindi, cercherà di sfruttare al massimo gli uomini che ha a disposizione. Tra l’altro fra Torino e Juventus è sempre una partita particolare e di conseguenza la determinazione e la ferocia che ha sempre dimostrato il Toro nei derby del passato se ci fosse anche sabato sera regalare ai tifosi una grande soddisfazione. Se mancano queste due cose non c’è gioco perché, come sanno tutti, la Juventus è superiore e, quindi, per batterla ci vogliono delle caratteristiche particolari. Il Torino ne ha alcune per poter per lo meno fermare la Juventus, magari non saranno sufficienti per vincere, ma almeno non lo porteranno a perdere e sarebbe già una bella impresa”.


Quali sono queste caratteristiche particolari del Torino?
“La voglia, la determinazione e l’aggressività che sono le caratteristiche che si sono viste con Sampdoria e Milan e nei secondi tempi con Roma e Inter. Le stesse caratteristiche che il Torino ha avuto anche ai miei tempi e che ne hanno caratterizzato la storia”.
Sabato si potrà vedere il Torino che ha tenuto testa al Milan per un’ora oppure in campo la squadra si chiuderà in difesa e cercando di ripartire facendo una partita di sofferenza?
“Che sarà una partita di sofferenza non ci sono dubbi, ma devo dire che se il Torino si mette in testa di arroccarsi in difesa per tirare fuori un risultato positivo non credo che sia la soluzione migliore. La Juventus deve anche essere aggredita a tutto campo e poi speriamo nella buona sorte”.
Cristiano Rolando a parte, quali sono i giocatori bianconeri più pericolosi per il Torino?
“Mandzukic che sta facendo grandi cose. La Juventus ha tre giocatori, Dybala, Mandzukic e Ronaldo, che sono straordinari. Ma ci sono anche i centrocampisti e i difensori che sono molto forti, infatti, è difficile trovare qualche bianconero che non faccia grandi partite quando gioca perché sono tutti proiettati verso la conquista di qualche cosa”.
Quale giocatore del Torino potrebbe fare veramente la differenza nel derby?
“Mah … spero Belotti. E’ un giocatore che ho visto crescere nell’Albinoleffe quando io allenavo l’Atalanta e mi piacerebbe che lui potesse diventare protagonista come lo fu Rizzitelli che derby che vincemmo nella stagione 1994-1995 segno in entrambi una doppietta”.
E’ quasi scontato il pronostico, ma il Torino ha qualche possibilità di ottenere un risultato positivo?
“Un pronostico a livello di risultato non lo voglio dire naturalmente, ma posso dire soltanto che mi auguro che il Torino faccia veramente la parte del Torino dando in campo tutto e sfoderando quelle caratteristiche particolari di cui si è parlato prima: aggressività, determinazione, voglia di conquistare qualche cosa e anche voglia di fare un’impresa”.
La Juventus sembra già avviata a vincere lo scudetto, ma il Torino potrà conquistare un posto utile per l’Europa League?
“E’ una bella domanda, da appassionato della storia e delle vicende del Toro e avendolo allenato per quasi due anni spero tanto che il Torino riesca a farcela, Sarà dura, ma domenica sera vedendolo contro il Milan ho pensato che abbia le caratteristiche per arrivare in Europa”.
Grazie per la disponibilità.
“Ci mancherebbe grazie a voi, mi fa sempre piacere parlare del Torino e Forza Toro”.

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