Russia 2018, la Flop 5 della prima giornata: delude Messi. Ma anche Low
LA FLOP 5 DELLA PRIMA GIORNATA
Da un grande potere derivano grandi responsabilità. Chiedere informazioni a Lionel Messi: uno degli uomini più attesi del Mondiale di Russia 2018, uno dei più deludenti. Caricato di una pressione anche eccessiva, cercato in maniera ossessiva dai compagni, il campione del Barcellona si fa parare il rigore che avrebbe potuto dare la vittoria all'Argentina. Non ci siamo.
Un numero 10 può fare la differenza, ma un allenatore deve far sì che la squadra possa esaltare le qualità dei propri giocatori. Missione non riuscita per Joachim Löw: ha evitato qualche camera curiosa, non la disfatta contro il Messico. Il primo tempo della Germania è un esempio di come non iniziare un Mondiale: ha rimediato nella ripresa, ma non è stato sufficiente. E Leroy Sané a casa sul divano resta un tarlo non da poco.
Ha sbagliato Lionel Messi, ma ha sbagliato anche, e in maniera più grossolona, Christian Cueva. Il suo rigore calciato in cielo rimarrà una delle immagini più tragicomiche del mondiale di Russia 2018. Anche i più grandi sbagliano, ma il classe '91 di Trujillo dovrà farsi perdonare il prima possibile. E il suo errore potrebbe costare davvero caro.
C'è spazio per un portiere anche nella flop 5. Senza nulla togliere alla prestazione di Cristiano Ronaldo, non si può sorvolare sulla topica clamorosa di David De Gea. Una mazzata, anche psicologica, non indifferente, per la Spagna, costretta ad andare negli spogliatoi in svantaggio contro il Portogallo. Hierro lo ha difeso, ma i dubbi sulle sue effettive qualità non sono fugati da chi non l'ha mai inserito nella lista dei migliori portieri al mondo.
Ultima delusione in ordine cronologica è la Polonia di Robert Lewandowski. Il centravanti del Bayern Monaco dovrebbe trascinare una nazionale ormai matura e pronta per raccogliere i risultati che la critica si attende. Ma qualcosa non funziona e contro il Senegal anche Lewa risulta uno dei peggiori in campo. Mai pericoloso, dominato fisicamente da Koulibaly: rimandato.