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Real Madrid-Roma 3-0, i giallorossi sbandano. Blancos super senza CR7

di Pietro Lazzerini
Fonte: Dal nostro inviato a Madrid
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Il clima è da tempio del futbol al Santiago Bernabéu. Una serata che ogni calciatore, da bambino sogna di poter vivere. Il sogno esaudito questa notte da Niccolò Zaniolo, all'esordio in giallorosso, all'esordio in Champions, da poco più che maggiorenne. La squadra di Di Francesco, schierata col più classico dei 4-3-3, con De Rossi difensore aggiunto davanti alla difesa in cabina di regia e con il giovanissimo ex Inter a giocare da interno sinistro. Il Real ha tutti i suoi campioni in campo, con l'eccezione del talento Asensio, lasciato inizialmente in panchina.

IL REAL PARTE FORTE - Non passano neanche 4 minuti quando il primo brivido percorre la schiena dei 1600 romanisti arrivati nella capitale spagnola. E' Kroos che da centrocampo fa partire un lancio all'altezza dellal lunetta dell'area di Olsen, pescando un liberissimo Bale. Il gallese controlla benissimo e calcia altrettanto correttamente, ma il tiro finisce di un soffio alla sinistra del portiere giallorosso. La Roma non si fa schiacciare in senso assoluto, ma fatica a fare gioco quando è in possesso palla e i Blancos sono bravissimi a ripartire con grande velocità. All'8 minuto è ancora il Real a terrorizzare la difesa della Roma e a chiamare in causa un prontissimo Olsen: palla al bacio di Modric per Isco che da due passi trova il piede del portiere svedese, capace di neutralizzare lo spagnolo a pochi centimetri dal vantaggio.

LA ROMA SI ADDORMENTA - Dal decimo minuto, si susseguono diverse occasioni per i padroni di casa. Da Carvajal a Kroos, passando per Bale, tutti hanno tentato di trovare la via della porta senza però impegnare il portiere romanista. I giallorossi in difesa ogni tanto si addormentano, permettendo al Real di arrivare con grande facilità in area di rigore. Dzeko e Under provano insieme a Nzonzi a sfruttare i rari errori dei Blancos, ma in fase offensiva qualche tocco di troppo spesso vanifica le occasioni della squadra di Di Francesco.

GIALLOROSSI SPRECONI - Il Real non è perfetto, soprattutto in fase difensiva e di palleggio. La Roma potrebbe approfittare a più riprese degli errori avversari ma troppe volte l'imprecisione e qualche preziosismo di troppo, soprattutto di Under, non permettono di andare a concludere. In campo aperto i giallorossi potrebbero fare male ma la velocità non basta e l'unica conclusione in porta è un tiro debolissimo di Nzonzi.

OLSEN SUGLI SCUDI - Lo svedese nuovo portiere della Roma, si è distinto lungo tutto il corso del primo tempo come migliore in campo della rosa giallorossa. Tre interventi in sequenza rapida, potevano far crollare la Roma ma i guantoni del numero uno romanista hanno detto no prima a un tiro-cross di Marcelo, poi a un bellissimo colpo di testa di Sergio Ramos e infine a un tiro ravvicinato di Isco.

CAPOLAVORO ISCO - A un minuto dalla fine del primo tempo, quando Di Francesco si stava già pregustando un riposo ancora in parità, un intervento di De Rossi al limite dell'area romanista ha permesso ai Blancos di usufruire di una punizione molto ravvicinata. Isco alla battuta, con una parabola perfetta, non ha lasciato scampo a Olsen, fissando sull'1-0 un risultato che, in ogni caso, avrebbe potuto essere molto più rotondo in favore dei padroni di casa.

VANA ILLUSIONE - Un tiro di Under in apertura di ripresa, neutralizzato da Keylor Navas aveva dato l'illusione di un inizio più coraggioso da parte della Roma ma dura poco. Nei dieci minuti successivi, il Real è tornato a essere pericolosissimo in almeno tre occasioni. La più ghiotta, quella capitata tra i piedi di Bale, che da pochi passi calcia bene colpendo però la traversa e fallendo la successiva ribattuta.

RADDOPPIO BALE - Le molteplici occasioni dei padroni di casa sono solo il preludio al secondo gol. Luka Modric, giocatore che resta attualmente il più forte centrocampista del mondo, fornisce l'assist al bacio in ripartenza per Gareth Bale che dalla sinistra, tenendo lontano Manolas, calcia di sinistro a incrociare non dando scampo all'incolpevole Olsen. Adesso i Blancos sono in totale controllo, il rischio imbarcata è alto.

DI FRANCESCO CAMBIA - Dopo l'uscita di incolpevole quanto impalpabile Zaniolo per Pellegrini, Di Francesco tenta il tutto per tutto con un doppio cambio in fase offensiva. Prima Perotti entra per El Shaarawy, poi Schick subentra a Nzonzi. 4-2-3-1 per provare a riaprirla con i centrocampisti di casa che però si sfregano le mani per la superiorità in mediana consegnata, di fatto, tra i loro piedi.

GALACTICOS - A questo punto il Real Madrid gioca sul velluto, con occasioni che si susseguono senza sosta e numeri alternati tra i due nuovi entrati Asensio e Mariano che sbeffeggiano gli stanchissimi difensori giallorossi. Olsen continua a scaldarsi i guanti sui continui tiri avversari e nonostante i tanti attaccanti in campo, difficilmente la Roma riesce a trovare la via per l'area avversaria.

MARIANO CHIUDE I CONTI - Il nuovo numero 7, erede numerico di Cristiano Ronaldo, in questo caso non lo fa rimpiangere e da subentrato mette a segno il terzo gol che chiude i conti a pochi secondi dal 90'. Niente da fare per la Roma, che cappotta così senza riuscire praticamente in nessuna occasione a contrastare la qualità avversaria.

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