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Paolo Castellini: “Affrontare il Torino per il Parma sarà complicato”

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
Paolo Castellini
Paolo Castellini
© foto di Federico De Luca

Paolo Castellini è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Castellini ha indossato la maglia granata dal 2000 al 2004 e quella del Parma dal 2006 al 2010. Terminata l’attività agonistica è diventato agente di calciatori. Con lui abbiamo parlato della sfida di sabato pomeriggio fra le sue ex squadre.
Il Torino dopo la vittoria con la Sampdoria si è rilanciato ed è settimo il classifica e il Parma da neo promossa sta disputando un buon campionato. Che cosa ci si può aspettare dalla sfida fra queste due squadre?
“Sarà sicuramente una partita complicata per il Parma perché il Torino è lanciato ed ha acquisito grande fiducia e il Grande Torino Olimpico sarà un ambiente caldissimo. Chi ha la fortuna di giocare nel Toro in questi momenti è spinto anche da un grande ambiente e poi, chiaramente, il Torino ha grandi qualità, grandi giocatori e un sistema di gioco collaudato. Tutte cose che fanno pensare che il Torino possa essere messo bene per vincere”.
Il Parma finora in trasferta ha vinto o ha perso e ha segnato solo quattro reti subendone otto in cinque gare, forse lontano dal Tardini ha qualche difficoltà in più?
“Sì e molto dipenderà dallo stato fisico degli attaccanti che sono di valore e quando stanno tutti bene e sono tutti a disposizioni possono mettere in difficoltà anche avversari più blasonati”.
Il Torino in casa ha fatto meno bene che in trasferta, è vero che il fattore campo può contare, ma forse i granata sentono un po’ più la pressione?
“Mah, il Toro ha giocatori talmente importanti, collaudati e con esperienza che credo che questa pressione non l’avvertano anzi la tramutino in spinta. E’ vero che il Torino ha fatto bene in trasferta, ma io l’avevo visto di persona a Bergamo dove aveva pareggiato, però, non aveva disputato una buona partita e nella successiva gara a Verona con il Chievo aveva vinto segnando solo alla fine. Comunque è ancora presto per valutare il ruolino di marcia in casa e in trasferta essendo state disputate solo undici partite. Credo che in questo momento il Toro sia messo veramente bene sia come ambiente sia come giocatori e per la fiducia che c’è, quindi, penso che sabato farà la partita, poi la palla è tonda e ci sta tutto”.
Belotti si è sbloccato, Falque sta facendo bene, ma ci sono altri come Zaza e Soriano che non si sono ancora imposti. Dipende dal gioco e dagli equilibri della squadra se questi ultimi due giocano poco?
“Anche se sono arrivati all’ultimo Zaza e Soriano sono giocatori di un valore incredibile e si sono andati ad aggiungere a giocatori importanti che già c’erano come Belotti e Falque e, quindi, hanno bisogno di tempo per inserirsi nei meccanismi, ma sicuramente daranno quel qualche cosa in più. Va dato merito alla società, al direttore sportivo Petrachi e al presidente Cairo averli presi. Il Torino in estate ha fatto un mercato incredibile starà al mister Mazzarri inserirli piano piano, anche a seconda delle partite.

E’ chiaro che qualcuno deve stare fuori, ma a livello di nomi Zaza e Soriano sono giocatori che sarebbero titolari in quindici squadre in serie A,però, capita che in alcune partite stiano fuori”.
Il Parma cosa deve temere dal Torino e che cosa i granata potrebbero soffrire dei gialloblù?
“Quando si sblocca un giocatore come Belotti bisogna temere soprattutto lui e a livello generale ho visto bene il Toro sia a livello fisico sia mentale e ha giocatori che hanno partite e campionati importanti sulle spalle e, quindi, i granata sono avvantaggiati da questo punto di vista.
Il Parma, secondo me, può creare al Toro difficoltà nelle ripartenze perché i granata giocando in casa faranno la partita, ma dovranno essere bravi a non lasciar libero il fianco”.
Quali giocatori sia del Torino sia del Parma finora l’hanno impressionata positivamente?
“Per il Parma sicuramente Gervinho, non è una novità, ma quando sta bene è un giocatore importante che non dico faccia da solo vincere la squadra, però, ha caratteristiche che nessun altro ha nel nostro campionato, quindi, è un calciatore che fa la differenza.
Nel Toro dico De Silvestri perché lo conosco e ci ho giocato insieme e credo che ormai abbia raggiunto una maturità tale per cui sa gestire tantissime situazioni ed è arrivato al punto che possa essere richiamato anche in Nazionale”.
Prima diceva che per questa partita vede meglio il Torino, il Parma di conseguenza difficilmente potrà riuscire a fare il colpaccio?
“Il Parma si presenterà al Grande Torino per fare la sua partita e proverà a vincere com’è giusto che sia, ma il Toro non può essere da meno. Propendo più dalla parte della vittoria per il Toro, anche solo per il fatto che gioca in casa. Se il Parma avrà a disposizione tutti i suoi migliori giocatori può creare difficoltà a qualsiasi avversario come ha già dimostrato, ma il Torino ha qualche cosa di più”.
Come vede il Torino nella lotta per l’Europa League?
“Se manterrà equilibrio dal punto di vista dei risultati soprattutto quando ci saranno momenti di difficoltà, magari tra dicembre, gennaio e febbraio quando potrebbero esserci de cali, e riuscirà a rimanere a ridosso del sesto posto, secondo me, se la può giocare. L’importante è mantenere sempre la fiducia che ha in questo momento e che anche l’ambiente sia fiducioso perché questo fa la differenza”.
Il Parma tra le neo promosse è la squadra che ha fatto meglio, riuscirà a mantenere una posizione di centro classifica?
“Come dicevo se recupererà tutti gli infortunati e avrà tutti gli effettivi a disposizione D’Aversa ha dimostrato di avere le qualità per gestire il gruppo e per riuscire a far ottenere risultati positivi alla squadra. Quindi il Parma ha tutte le possibilità per salvarsi e credo che nella testa sia giusto che pensino alla salvezza. All’inizio hanno fatto qualche cosa in più e adesso si stanno assestando, ma la cosa importante, come in tutte le cose, è avere equilibrio e saper gestire sconfitte, pareggi e vittorie lavorando sempre serenamente sapendo qual è l’obiettivo e se lo raggiungeranno a marzo tanto meglio, ma comunque conta raggiungerlo”.
Il Torino dopo la convincente e vincente partita con la Sampdoria deve stare attento a non farsi prendere troppo dall’entusiasmo con il rischio di fare una figura non troppo bella con il Parma?
“Non credo perché ha giocatori importanti ed esperti e un allenatore che predicherà calma, anzi, lo avrà già fatto fin da subito dopo la vittoria con la Samp. Penso che il Toro prenderà con le pinze la gara con il Parma perché sa che ci saranno delle difficoltà e che non sarà facile. Conosco parecchi giocatori del Toro e questo non sarà un problema, ci saranno delle difficoltà in campo ma non perché prenderanno sotto gamba la partita”.

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