archivio
Menù Notizie

Palermo, Giammarva: “Inchiesta vecchia. Fiducia nella giustizia”

di Tommaso Maschio
Fonte: http://palermocalcio.it/
Foto
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Nella giornata di ieri è stato notificato il provvedimento del Gip di Palermo con il quale è stata rigettata l’ennesima richiesta di applicazione di misure cautelari personali per il management del Palermo Calcio e disposto il sequestro preventivo per equivalente di circa € 1.100.000,00.

Questo è l’ulteriore capitolo della medesima immutata vicenda che ormai da più di un anno vede impegnata la Procura di Palermo nelle indagini legate alla vendita del marchio del Palermo Calcio, avvenuta tra il 2014 ed il 2015.
Tale vicenda giudiziaria è stata attraversata anche dalla richiesta di fallimento presentata dalla stessa Procura, in relazione alla quale il Tribunale fallimentare, in base alle risultanze della perizia dei propri consulenti, ha confermato il buono stato di salute dei conti della società rigettando l’istanza.

In data 21 marzo 2018 i pubblici ministeri, spostando il tiro, hanno chiesto l’applicazione di misure cautelari nei confronti di Maurizio Zamparini.
Il 3 maggio 2018 il Gip ha rigettato le richieste della Procura che non ha impugnato il provvedimento ma, dopo appena 25 giorni, ha ripresentato richiesta di applicazione delle medesime misure cautelari e quella di sequestro preventivo per equivalente di oltre 50 milioni di euro, nonché l’applicazione di misure interdittive nei miei confronti, per la gestione della società, con conseguente rischio di “commissariamento” del Palermo Calcio.
L’unico elemento di novità della predetta richiesta è rappresentato dal trasferimento (in data 3 maggio 2018) dei pieni poteri di gestione della Società da Maurizio Zamparini alla mia persona.

Tuttavia, il Gip ha rigettato l’impostazione accusatoria secondo cui il mio ruolo sarebbe stato puramente formale, evidenziando che nonostante “l’esuberanza caratteriale” del patron del Palermo Calcio, ho gestito la Società con pienezza di poteri, indipendenza ed autorevolezza, ed ha quindi respinto la richiesta dei pubblici ministeri.
Per sostenere il suo impianto accusatorio, la Procura mi ha iscritto nel registro degli indagati sempre in relazione alla nota vicenda del marchio, già vagliata dall’Autorità Giudiziaria e da numerosi consulenti, omettendo di considerare la notevole riduzione del credito vantato nei confronti di Alyssa rispetto a quello originariamente iscritto nei bilanci societari del 2016 e di rappresentare che, nel frattempo, Alyssa ha provveduto a versare parte della somme originariamente dovute alla società di € 40.000.000, che oggi sono ridotte ad € 28.500.000.

La Procura contesta che tale credito, al quale il Palermo Calcio non ha mai rinunciato e che sta riscuotendo, sarebbe stato riportato nei prospetti e nelle comunicazioni inoltrate periodicamente all’organismo di vigilanza Covisoc, che - a conoscenza della intera vicenda giudiziale pendente - ha verificato tali documenti con le rituali visite ispettive presso la nostra sede non rilevando alcuna anomalia. Sul merito naturalmente non ho altro da aggiungere e confido nel sereno giudizio dei Giudici.

Ulteriore novità è la richiesta di sequestro per oltre 50 milioni di euro che il Gip ha accolto nella misura di soli euro 1.100.000,00: non entro nel merito del provvedimento per rispetto al giudizio del Tribunale del riesame che sarà chiamato a pronunciarsi a breve; mi preme solo sottolineare che come indicato nel provvedimento stesso, tale sequestro è essenzialmente posto a garanzia del pagamento della rateizzazione delle imposte e delle eventuali sanzioni in caso di mancato rispetto delle rate, ad oggi tutte puntualmente pagate.
Ad oggi, quindi, la Società non ha alcun debito erariale scaduto e non onorato e il provvedimento di sequestro di € 1.100.000 – avvenuto il giorno in cui sono stati pagati anche gli stipendi e l’iscrizione al campionato, che scadeva fatalmente proprio oggi - è riuscito solo a confermare – qualora ve ne fosse ancora bisogno - che la Società non si trova in stato di insolvenza.

Questa la successione degli eventi e delle richieste della Procura. Tali richieste, se accolte, avrebbero comportato la scomparsa della nostra squadra dai campionati nazionali, squadra che oggi, invece, è iscritta in serie B e che continua a lottare per raggiungere la massima serie, dove credo meriti di stare.
Come ho recentemente osservato, ognuna di queste vicende è coincisa temporalmente sempre con i momenti più topici dell’attività sportiva ed amministrativa della società, come quest’ultima che irrompe nel momento della iscrizione al campionato, del pagamento degli stipendi, delle azioni davanti alla Giustizia sportiva.

Fin quando mi sarà consentito continuerò a svolgere il mio ruolo rivendicando la necessità che nel calcio siano sempre garantite sportività, legalità e trasparenza, soprattutto quando una squadra diviene proprietà morale e valore aggiunto di un’intera città, come il Palermo.
La città di Palermo ha necessità di rivendicare oggi il ruolo ed il prestigio che le compete per importanza, per tradizioni, per qualità anche nel calcio, e il mio impegno personale e lo sforzo di tutto lo staff della Società è a tal fine proiettato.
Non nascondo il mio dolore ed imbarazzo a trovarmi per la prima volta dall’altra parte di una barricata che ho tentato di difendere in trent’anni di professione, trovandomi oggi di fronte agli stessi Uffici con cui ho condiviso il mio percorso professionale.
Resta ferma la mia fiducia nella Giustizia e l’invito a collaborare anche preventivamente con la magistratura per prevenire il verificarsi di situazioni che non giovano alla squadra del Palermo Calcio e, quindi, a tutta la città.

Il Presidente Giovanni Giammarva

Altre notizie
Lunedì 31 Dicembre 2018
23:52 2018 Monaco, Acuña obiettivo numero di Henry 23:45 2018 Il Real Madrid pesca in Italia: nel mirino Icardi e Piatek, ma non solo 23:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Fascetti: "Lazio, il bilancio è positivo. Milinkovic si è svegliato" 23:38 2018 Bayern Monaco, Lewandowski: "Potrei chiudere qui la carriera" 23:31 2018 Empoli, La Gumina ko. Rinuncia alle vacanze per il percorso di recupero
23:24 2018 Pescara, Sebastiani: "Può arrivare una punta. Vorrei un altro Del Grosso" 23:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Canuti: "Inter, in Europa serve migliorare. Per ora il voto è sette" 23:17 2018 Barcellona, si allontana De Ligt: ritenute eccessive le richieste olandesi 23:10 2018 Pisa, Cernigoi finisce nel mirino della Dinamo Bucarest 23:03 2018 Sicula Leonzio, Torrente vuole Cuppone a gennaio 23:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Berni: "Viola, bilancio mediocre. La squadra è modesta" 22:56 2018 Romeo: "Voglio dimostrare di essere uno dei più forti" 22:49 2018 Roma, Manolas: "Il miglior acquisto per me è Kluivert, diventerà grande" 22:42 2018 Pres. Perugia: "Girone d'andata soddisfacente. Ma non sono appagato" 22:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Cuccureddu."Juve, parlano i numeri. CR7 esempio per tutti" 22:35 2018 Inter, Gabigol tra West Ham e Flamengo: i nerazzurri vogliono 20 milioni 22:28 2018 Ag. De Boer: "Negli Stati Uniti non mettono fretta agli allenatori" 22:21 2018 Inter, Politano: "Un 2018 meraviglioso, ma il meglio deve ancora venire" 22:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Pauluzzi: "Voto 10 al 2018 dei Bleus, Deschamps il segreto" 22:14 2018 Udinese, Felipe Vizeu via dopo 26 minuti. C'è l'offerta del Gremio 22:07 2018 Pescara, Fornasier idea per la difesa del Foggia 22:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Mineo: "Messi, 2018 a due facce: 9 col Barça, 5 in Nazionale" 21:54 2018 Pro Vercelli, Germano finisce nel mirino della Cremonese 21:47 2018 Ag. Dendoncker: "Non ne ho parlato con Monchi, Nzonzi profilo simile" 21:41 2018 Teramo, Bacio Terracino nel mirino di Cosenza, Foggia e Livorno 21:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Caires: "CR7 meglio di Modric, meritava il 6° Pallone d'Oro" 21:34 2018 Parma, Dezi: "La Serie A il momento più bello, poi il buio, il periodo difficile" 21:27 2018 Monza, non solo Chiricò dal Lecce. I brianzoli puntano anche Armellino 21:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Buskulic: "Modric, Pallone d'Oro giusto. Ma non è da 10" 21:14 2018 UFFICIALE: Porto, l'esterno Ruben Macedo in prestito al Chaves