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Paganese, addio alla Coppa a testa alta. Nonostante l'11 sperimentale

di Stefano Sica
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Sorride alla Viterbese il match ad eliminazione diretta, valido per i Quarti di finale di Coppa Italia di serie C, disputato questo pomeriggio al Rocchi contro la Paganese. Passano i gialloblù di Stefano Sottili dopo i calci di rigore (5-4) al termine di una sfida in cui gli azzurrostellati hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo ottenendo il pari quasi ai titoli di coda e sfiorando in almeno una circostanza il sorpasso durante il secondo tempo supplementare. Tanti gli assenti per il tecnico campano Massimiliano Favo, che ripropone il 3-5-2 puntando però su un assetto inedito: Bernardini (a destra) e Ngamba (a sinistra) fanno gli esterni a completamento di una linea difensiva che vede Meroni, Piana e Dinielli centrali. In porta c'è Galli mentre Baccolo comanda un centrocampo che schiera ai suoi lati Nacci e Maiorano, in attacco spazio dal primo minuto a Boggian supportato da Cuppone, il quale riparte da dove aveva finito (la sua ultima apparizione ufficiale era avvenuta proprio a Viterbo con la maglia del Pisa). Non sono del match Scarpa e Della Corte (influenzati), Carini (distorsione al ginocchio destro) e i lungodegenti Talamo e Gomis.

PRIMO TEMPO - Fasi di studio ad inizio partita e poche le emozioni fino al vantaggio laziale: Vandeputte si guadagna una punizione dal limite che, successivamente, Sini trasforma con un sinistro velenoso approfittando però di un'incauta apertura della barriera azzurrostellata. Palla alla sinistra di Galli (14'). Viterbese avanti e Paganese che resta stordita per un po', tanto che la prima vera occasione la confezionerà solo dopo la mezz'ora: Cuppone serve in orizzontale Ngamba che prepara il missile da fuori area che coglie in pieno l'incrocio dei pali. Gara fino a quel momento brutta e dai ritmi bassi, ma proprio il legno dell'ex Nizza conferisce maggiore convinzione agli ospiti che iniziano a pressare con più audacia e ad accreditarsi un possesso palla più autorevole. Rinaldi incrocia debolmente un calcio franco di Vandeputte (palla tra le mani di Galli), quindi in chiusura Baccolo spara il bolide dai 35 metri che Pini deve neutralizzare in due tempi.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con la Paganese all'assalto, che continua a proporre i ritmi impressi alla fine del primo tempo. Bernardini vede Cuppone che colpisce al volo ma trova Pini pronto. Subito dopo, Cesaretti rileva Boggian consentendo a Cuppone di cercare maggiormente la profondità. La Viterbese prova il break con una conclusione di De Sousa telefonata per Galli: il cross basso era stato del solito Vandeputte, il quale poco dopo riceverà l'assistenza dalla sinistra di Ngissah sparando però altissimo da posizione favorevole. Ma è solo un fuoco di paglia perché la Paganese fa la partita e cerca di premere con insistenza negli ultimi 20 metri gialloblù. Favo non cambia idea tattica e avvicenda Dinielli con Acampora, ma gli azzurrostellati mostrano ugualmente carattere e spavalderia disorientando gli avversari. Bernardini e Ngamba divorano le loro rispettive corsie e la Viterbese è spesso alle corde. La sortita personale di Cuppone è pregevole e produce una fiondata a giro che chiama Pini al miracolo (palla in corner). Più tardi, la Paganese reclama un penalty per un fallo di mani in area del neo entrato Benedetti: per il direttore di gara, Zufferli della sezione di Udine, è tutto regolare ma, nel frattempo, il pallone schizza verso Cuppone che da pochi passi sollecita ancora Pini a rifugiarsi in angolo. Bensaja (subentrato a Nacci) prova a sorprendere Pini con un tiraccio dai 40 metri, ma il numero uno gialloblù è attento. Il centrocampista albanese funge quasi da attaccante aggiunto perché prova spesso a sfondare a destra dove trova in Bernardini e Cuppone due ottimi partner. La Viterbese punta ormai tutto sulle ripartenze e Baldassin per poco non fa il bis con un potente diagonale che crea qualche difficoltà a Galli. La Paganese è un fiume in piena ed è Cesaretti a tentare di salire in cattedra con due staffilate dalla lunga distanza: la prima è troppo debole per impensierire Pini, la seconda termina larga. L'ennesima ripartenza dei padroni di casa porta stavolta Ngissah a tu per tu con Galli, ma l'attaccante ghanese spreca clamorosamente spedendo il pallone a lato. Sarebbe stata una beffa immeritata per la Paganese che, infatti, trova il meritato pari nell'ultimo dei quattro minuti di recupero (94') concessi da Zufferli, dopo che Bensaja, inseritosi alla perfezione su verticalizzazione di Bernardini, aveva appoggiato tra le mani di Pini a pochi passi dalla porta. La trama azzurrostellata è in fotocopia, ma in questo caso è Bensaja ad intuire lo sfondamento di Cuppone che al volo fa secco Pini.

TEMPI SUPPLEMENTARI - Ad inizio overtime, è Cesaretti a produrre subito un sussulto con un pallonetto da lontano che per poco non beffa Pini (palla fuori di un soffio). La risposta della Viterbese è solo in una punizione altissima di Vandeputte. Tuttavia è nel secondo tempo supplementare che la Paganese va ad un passo dal raddoppio: Bensaja calcia un corner chirurgico e Piana trova i tempi giusti per lo stacco di testa, ma manda incredibilmente alto. Poi più nulla da segnalare.

TRIONFA LA VITERBESE - Si va ai rigori: nella Viterbese trasformano Mendez, Sini, Benedetti e Ngissah (quest'ultimo realizza il penalty decisivo), sbaglia invece Vandeputte facendosi ipnotizzare da Galli. Nella Paganese, rigori infausti per Cuppone (traversa) e Maiorano (alto, suo l'errore fatale) mentre segnano Ngamba, Bensaja e Cesaretti. Viterbese in semifinale col Cosenza (trionfatore a Lecce). Paganese che, però, esce con l'onore delle armi. E con l'orgoglio dei 15 tifosi presenti al Rocchi.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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