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Mora: "Sabato la Juve rischia più del Napoli"

di RMCSport Redazione
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Nicola Mora, ex calciatore, alla vigilia di Napoli-Roma, sull'ascesa degli azzurri negli ultimi 10 anni e sul rientro di Milik. In studio Francesco Benvenuti, Niccolò Ceccarini e Raimondo De Magistris.
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L'intervento dell'ex difensore del Napoli Nicola Mora ai microfoni di RMC Sport

Il prossimo turno di campionato potrà essere già decisivo per il campionato o si arriverà con questo distacco fino allo scontro diretto tra Juve e Napoli?

La strada è ancora lunga ma il prossimo turno sarà un crocevia importante. La Lazio affronterà la Juventus e cercherà di rifarsi dopo le parentesi negative che ha avuto ultimamente. Il Napoli forte di un +4 virtuale e potendo sfruttare un passo falso della Juve potrebbe fare un balzo in avanti importante in classifica se dovesse battere la Roma. Penso che questa sfida tra Napoli e Juve sarà fino all'ultimo avvincente come lo è stata finora. Domani non si deciderà il futuro ma sarà un crocevia importante, qualora ci dovessero essere dei risultati non scontati. Tra le due a rischiare di più è la Juve perché è in un momento difficile. Sta facendo risultati positivi ma ha qualche problema legato agli infortuni e troverà una Lazio che dopo l'eliminazione in Coppa vorrà rifarsi. Il Napoli viene da un momento straordinario, sia sotto l'aspetto del gioco che dei risultati e psicologicamente e moralmente sono al massimo".

Il merito di questo percorso del Napoli negli ultimi 10 anni a chi va dato?
Il Napoli ha fatto tappe importanti in un arco temporale che nel calcio è relativamente breve. De Laurentiis ha avuto dalla parte sua di prendere una società e di saperla portare in alto a livello italiano ed europeo, sbagliando di fatto un solo anno, la risalita dalla C1 alla B il primo anno. In questo percorso di De Laurentiis ci sono state delle tappe fondamentali come l'arrivo di Benitez che ha portato ad una mentalità e a dei giocatori internazionali che fino a quel momento il Napoli era anni che non aveva. Da quel momento in poi l'escalation è stata altrettanto rapida con l'arrivo di Sarri. Negli ultimi tre anni il Napoli ha fatto un exploit importante non solo sotto l'aspetto dei risultati ma anche sotto l'aspetto della convinzione e dell'espressione di calcio che finora è stata apprezzata fino a livello europeo. Quindi i meriti vanno divisi tra il presidente, tra i vari allenatori e la tifoseria che ha saputo assecondare e stare vicino a questa società".

Milik quanto può essere un valore aggiunto per la lotta Scudetto? Troverà spazio?
"Adesso vediamo una squadra talmente perfetta e oleata che qualsiasi innesto potrebbe essere deleterio, non a caso anche per questo forse il mercato del Napoli è stato volutamente conservativo. Squadra che gioca a memoria e che predilige gli stessi titolari. Detto questo Milik può essere un'arma importante dove nel rush finale anche l'aspetto fisico e fisiologico potrà dire la sua. Peccato aver perso Ghoulam perché forse è quello che verrà rimpianto di più".


Sarri resta o va via a fine stagione?

"Io sonno stato proprio in questi giorni a salutarlo e ho avuto il piacere di parlare con lui. L'ho visto proiettato nel presente e nel futuro prossimo che non credo che ora abbia la voglia di pensare a quello che farà a giugno. Se il Napoli dovesse vincere lo Scudetto si potrebbe aprire un nuovo ciclo.
Tutto dipende dall'esito di questo campionato ed in questo momento credo non possa rispondere a questa domanda neanche lo stesso Sarri".

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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