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Milan, Gattuso: "Nessun acquisto. Questa rosa può dare molto di più"

di Pietro Lazzerini
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Rino Gattuso, tecnico del Milan, ha parlato a Radio Rai Uno nel corso di Radio Anch'Io lo Sport: "Cosa è cambiato? Dobbiamo pensare partita dopo partita perché a livello fisico e mentale stiamo crescendo. Dobbiamo continuare a lavorare, con grande voglia, e dopo vedremo dove arriveremo. Devo dire grazie ai ragazzi per la voglia e la disponibilità dimostrata nei miei confronti e soprattutto del lavoro. Kessie? E' un giocatore che mi somiglia. La sua storia dice che ha anche i gol nelle gambe, perché ha corsa e fisico. E' un ragazzo che ha qualità incredibili. La cosa più importante imparata da Lippi? La grande coerenza. Poteva allenare 20 campioni, ma il vero leader è sempre stato lui. Tutto quello che proponeva veniva seguito, nonostante le poche parole. Era lui il vero campione all'interno dello spogliatoio. Cosa sto cambiando nel lavoro tattico della squadra? A me piace cambiare, ma tante volte, serve lavorare su 2-3 moduli di gioco ma solo se hai mesi a disposizione. Mi piacerebbe poter lavorare così, ma per il momento si continua sul 4-3-3. Mi vedo ancora nel futuro del Milan o altrove? In questo momento alleno la squadra dove ho fatto quasi 500 partite. Sono orgoglioso di allenarla e spero di rimanerci perché mi sento a casa e conosco tutti da anni. I risultati sono una componente importante, ma non ho mai fatto calcoli. Ora mi godo il momento, sperando di migliorare. Mi piace molto questo lavoro e spero di rimanere in questo club. In questo momento la priorità è fare bene. Oggi il problema non è il mio futuro, ma portare il Milan più in alto possibile, trovando solidità di squadra. Dobbiamo raggiungere il massimo con i giocatori che abbiamo attualmente in rosa.

Questa squadra ha grandissima qualità, è molto giovane e sa giocare bene a calcio, ma non basta. Dobbiamo giocare da squadra e la nostra missione è proprio quello di riuscire a giocare di collettivo. Chi mi ha deluso di più tre le big per la corsa Champions? Penso solo a casa mia, visto che ho tanti problemi da risolvere nella mia squadra. Mi ha sorpreso la Lazio per come gioca perché abbina qualità tecnica e forza fisica. Sta facendo un campionato incredibile. Inzaghi sta facendo benissimo e penso che sia una squadra che ha veramente qualcosa di incredibile. Milan-Lazio? Sono molto preoccupato (ride). Giocatore simbolo della mia gestione? Non c'è. In questo momento, come ho già detto, è il gruppo che si è messo a disposizione. Sono arrivato con uno staff molto giovane e la paura più grande era quella di andare muso a muso con i più anziani e invece tutti si sono messi a disposizione al massimo. Ogni volta che proponiamo qualcosa vediamo ragazzi che hanno grande voglia di mettersi in gioco per la squadra e di squadra. Lazio passaggio cruciale? Affronteremo una squadra molto forte e la partita ci dirà cosa valiamo e cosa possiamo fare. Sicuramente ci dirà tanto, sia in campionato che in Coppa Italia. Il calciomercato del Milan? Rimaniamo così perché sono arrivati tanti giocatori in estate e parecchi di loro non si sono espressi per il valore che hanno. Sono sicuro che questa rosa possa fare molto di più di quanto fatto fino a oggi e con la società abbiamo deciso di non acquistare nessuno. Crotone e l'arrivo di Zenga? Walter non mi sorprende perché è da tanti anni che fa questo mestiere. Ha grandissimi concetti ed è una persona molto equilibrata e preparata. Lavorare a Crotone per tanti allenatori è facile perché c'è grande organizzazione. Per Walter è facile lavorare in un ambiente come Crotone".

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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