Milan, casting dirigenziale ma nel frattempo è tutto congelato

Vorrei ma non posso. Il Milan vive la classifica fase di stallo in cui dovrebbe e vorrebbe fare passi in avanti sia sul mercato e sia nell’organizzazione della prossima stagione ma non può farlo. E’ fermo e attende gli sviluppi societari, aspetta che sabato prossimo nell’assemblea dei soci venga eletto il nuovo consiglio di amministrazione e il nuovo presidente. Fino a quel momento si muoverà ben poco, ci saranno incontri di mercato con agenti e dirigenti, come avvenuto recentemente con Alessandro Lucci, manager di Bonucci, Suso e Bertolacci, ma bisogna aspettare l’ok della proprietà per qualsiasi operazione.

Sembra essere tornati all’era pre closing, quando le trattative di mercato erano condivise dalla vecchia dirigenza e quella che sarebbe diventata la futura proprietà cinese. Ora la condivisione di Fassone e Mirabelli è con gli americani che però hanno già bloccato un paio di operazioni già concluse come la partenza di Locatelli verso Sassuolo. Non è facile per nessuno, né per i dirigenti che stanno lavorando ma senza ottenere concretamente risultati, né per i tifosi che vedono la loro squadra in una pesante fase di stallo. Non è semplice nemmeno per i giocatori che continuano a lavorare con Gattuso e sperano di ricevere notizie rassicuranti sul futuro. Elliott si è preso il suo tempo per decidere, sta effettuando un casting per selezionare nuovi dirigenti che potrebbero iniziare da subito, dopo l’assemblea di sabato 21, oppure al termine dell’attuale sessione di mercato. E’ solo questione di tempo.