Maxi Lopez, il boom a Catania e un paio di lampi in otto anni e mezzo
Otto anni e mezzo nelle montagne russe per Maxi Lopez, tornato da dove era venuto ossia il Brasile. Sei maglie indossate, ma solo a Catania l'argentino si è imposto. Quel che ha fatto da gennaio a giugno del 2010 basta e avanza ad eleggerlo idolo dei tifosi etnei: 11 reti in 17 partite, record mai eguagliato nel prosieguo della carriera. Si ricorda una parentesi al Milan dove prima di firmare rimase chiuso in un albergo milanese in attesa che la situazione si sbloccasse.
Alla Sampdoria più ombre e pochissimi gol. Ma uno pesantissimo, in un derby del febbraio 2014. Meteora al Chievo a Torino ha vissuto tre buone stagioni da alternativa ai titolari, col momento magico della notte del "San Mamés", in gol nel 3-2 con cui i granata sono divenuti i primi italiani a espugnare il campo dell'Athletic. Esperienza all'Udinese da dimenticare, con l'unica serata di gloria in Coppa Italia, con quattro reti segnate al Perugia.