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LIVE TMW - Sabatini: "Non dobbiamo credere al valore che ci verrà attribuito"

di Andrea Piras
Fonte: Inviato a Bogliasco (GE)
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E' il giorno di Walter Sabatini. Il neo Responsabile dell'Area Tecnica della Sampdoria, che ha preso il posto di Daniele Pradé passato all'Udinese, incontrerà i media alle ore 13 presso Casa Samp a Bogliasco. Segui la diretta testuale su Tuttomercatoweb.com.

13.04 - Walter Sabatini fa l'ingresso a Casa Samp con il presidente Massimo Ferrero, Antonio Romei e il ds Carlo Osti. E' il momento delle foto di rito.

13.05 - Inizia la conferenza stampa.

Inizia il presidente Massimo Ferrero.
"Sono molto contento. Oggi sono qui e con grande orgoglio posso dire una parola molto importante verso colui che, io che non faccio calcio, considero un grande direttore sportivo. Oggi ho la fortuna di poter regalare Sabatini alla Sampdoria. Per noi, per me, Antonio Romei, per Osti e per la città è un orgoglio averlo. Ho impiegato tanto per corteggiarlo, fortunatamente un giorno si è svegliato e ha detto di venire alla Samp".

Prende la parola Walter Sabatini.
"Grazie a Ferrero. E' stato bello scegliere di venire alla Sampdoria. La considero una cosa straordinaria nella mia vita professionale perchè questa scelta mi dà due possibilità. Una è che tornerò a frequentare la mia utopia calcistica, come nel Palermo. L'altra cosa, che non è marginale per me, è che sette anni fa ho contratto un debito che non ho risolto con la Sampdoria. Avevo fatto un accordo con Riccardo Garrone, accordo da cui mi sono dovuto sottrarre".

Per Walter Sabatini: qual è allora l'utopia calcistica?
"Non vi allarmante, non si vive di utopia. Quando si lavora per un'azienda che supponentemente è inferiore alle altre, io coltivo l'illusione la speranza di essere la Juventus, l'Inter e la Roma. Non voglio paragonare la Samp a queste realtà ma se io non vivo questa sensazione di metterci in discussione io mi annoio. Mi permetto di dire, prendendomi le mie responsabilità, che quando ero piccolo e giocavo in piazzetta volevo giocare in inferiorità numerica. Mi piace la sfida. Io ci credo. Credo che Giampaolo sia, nella mia testa, un valore aggiunto. Lui è stato e sarà colui che forgerà un modello di gioco. Lo considero molto vicino alla perfezione. Credo che Giampaolo sia veramente fra i migliori allenatori in Europa. Sono contento di trovarlo qui. Domani ci incontreremo a Milano con Osti per parlare di alcune cose".

Interviene Ferrero.
"E' un'utopia che ci porta a fare qualcosa in più".

Per Sabatini: per sfida intende gestire un presidente vulcanico come Ferrero?
"Il presidente è un artista. E' un dirimpettaio della follia. La follia è un qualcosa di necessario per vivere meglio. Ha la sue caratteristiche che sono necessarie. Il mio universo interiore, che è complicatissimo, è dirompente. Il presidente è un po' come me. Poi abbiamo due guardiani eccezionali come Antonio Romei e Carlo Osti".

Per Sabatini: tenere un ambiente che tende a guardarsi allo specchio.
"Ancora oggi non riesco a metabolizzare la sconfitta. Per me la sconfitta è un dolore che si rinnova ogni volta. Io odio, come tutti, perdere. La Sampdoria è stata capace di grandissime imprese, anche recentemente. Partite stratosferiche giocate ad altissimo livello abbattendo, non battendo, grandi squadre ma poi è caduta. Il problema è una sorta di appagamento perchè tutte le squadre hanno il loro target. Il target delle squadre non viene definito da noi, o dai calciatori o dagli allenatori ma da chi fa la critica. La Sampdoria, come altre squadre, viene posizionata. Sono dichiarazioni legittime. Non è legittimo è credere ma a non credere il valore che ci attribuiscono gli altri. Io voglio credere di essere una grande squadra con l'allenatore che sarà sempre sostenuto davanti ad ogni evento da questa società che è presente qui".

Per Sabatini: ha firmato per un solo anno.
"E' una mia abitudine. Odio i contratti lunghi. La Sampdoria avrà tutte le opzioni che vuole. Se sono l'uomo giusto la società verrà da me e mi dirà di andare avanti. Voglio contratti corti per non impegnare la società".

Interviene il presidente Massimo Ferrero.
"Sabatini troverà la stima di tutti. Noi non siamo la società che se perdiamo tutti co***ni e se vinciamo siamo tutti campioni. Oggi è il giorno di Sabatini e quindi parliamo di qualità".

Prende la parola Antonio Romei.
"Walter è stata un'idea che è venuta al presidente, a me e a Carlo per completare il percorso che stavamo facendo. Nel senso che l'idea di calcio che abbiamo in testa secondo me richiedeva la lucida follia di Walter. La sua più grande qualità è un fascino dal punto di vista intellettuale. Penso che sia un professionista che aiuterà la società a crescere. Penso sia la persona giusta per continuare un percorso che stavamo facendo e migliorare ulteriormente. La Samp è una squadra che deve dare fortissime emozioni".

Ancora Walter Sabatini.
"Io non sto arrivando una società decotta o rovinata. Io arrivo in una società che sta facendo benissimo in un calcio non facile. Arrivo in una società che già funziona".

Prende la parola il ds Carlo Osti.
"Anche io sono molto contento che Walter faccia parte della nostra squadra. Walter Sabatini per me è un grande amico e sono molto felice di tornare con lui. Lo avevo già fatto ai tempi della Lazio ormai 12 anni fa. Ci tengo a precisare che sono convinto che potremo lavorare benissimo insieme e che quanto detto da lui si potrà realizzare".

Per Sabatini: c'è da aspettarsi lo stesso Sabatini di Palermo e Roma?
"Sono due cose diverse: Palermo era utopia mentre Roma era la prassi".

Per Sabatini: la sua esperienza all'Inter.
"L'Inter è stata una mia feroce delusione. Mi sono dimesso perchè non mi sentivo in sintonia non con l'ambiente Inter ma c'è stata un po' di confusione con Suning. Sono cambiate alcune cose che sono cambiate nel governo cinese che si sono ripercosse nel calcio. Una mia permanenza nell'Inter sarebbe stata asfittica e non vedevo che il mio modo di pensare e operare potesse coincidere con quello della proprietà cinese che io rispetto. Per l'Inter rappresenta un rammarico ma non ho nessuna rivendicazione. Io ora sono totalmente infervorato da questa avventura. La società ha fatto delle scelte che io ho condiviso. Abbiamo un piano di integrazione della rosa, non di rifacimento. Vorremmo integrarla con scelte opportune. Non bastano però i calciatori buoni. Dobbiamo costruire un'idea forte e avere la forza di suffragare con le scelte".

Per Sabatini: i tanti movimenti di mercato.
"Il calcio di oggi, contemporaneo, rende necessaria una mobilità forte nei calciatori. Purtroppo le società subalterne ai potentati del calcio, se non generano plusvalenze non riescono a stare nel calcio. Ovviamente ci sarà la permanenza di giocatori cardine".

Per Sabatini: l'allenatore.
"Non a caso lo definisco il demiurgo. E' un allenatore molto evoluto dal punto di vista culturale e metodologico. Ci permette di pensare di avere un laboratorio calcistico permanente. Io considero Giampaolo il nostro centravanti, sono veramente contento di trovarlo. Tanti anni fa ho cercato di intercettarlo quando lui firmò per il Cesena e ho cercato di portarlo a Roma. Io ho sempre pensato che possa diventare un top, lo è già ma che si affermi in maniera inconfutabile".

Per Sabatini: l'obiettivo?
"Noi dobbiamo avere pensieri sublime e l'unico pensiero sublime è l'Europa. Poi i fatti possono smentirmi però Genova sponda sampdoriana deve pensare all'Europa".

Per Sabatini: Paredes?
"Paredes è un giocatore di cui sono particolarmente orgoglioso. Sono giocatori che ammiro molto. Giampaolo lo ha preso a Empoli e lo ha inventato regista. La Sampdoria non deve più andare su questo tipo di giocatore che ha acquisito uno stipendio inarrivabile. Sarebbe un obiettivo tecnico pregiato ma non è funzionale ad un progetto di sviluppo della Samp".

Per Sabatini: portiere?
"State tranquilli. Sappiamo già quello che dobbiamo fare. Faremo scelte auspicabilmente importanti. Abbiamo già un'idea di quello che dobbiamo fare".

Per Sabatini: ha già parlato con suo fratello?
"Io non ho rapporti, e mi detesto, non riesco a coltivare amicizia e fratellanza. Io potrei farmi mettere sotto un treno per lui perché lo adoro ma sono capace di non sentirlo per mesi. Lo vedrò per cena, io non frequento l'amicizia né rapporti più stretti".

Per Ferrero: Sabatini viene a ricoprire anche il ruolo di Pecini?
"Ha la responsabilità totale sportiva".

Per Sabatini: il suo ruolo?
"Intanto confiderò in tutto quello che è il mondo Sampdoria. Noi seguiremo il calcio con mezzi diversi ma lo seguiremo molto. Io di Carlo mi fido ciecamente. Abbiamo fatto un'esperienza esaltante alla Lazio. Io so perfettamente che Carlo è il direttore sportivo perchè tutte queste mansioni saranno sue".

Interviene Romei.
"Walter è il Responsabile dell'Area Tecnica, Carlo Osti resta il direttore sportivo. Colgo l'occasione per ringraziare Pradé e Pecini, un in bocca al lupo a loro".

Per Sabatini: i tempi del mercato.
"Noi cercheremo di poter disporre già di una squadra per il 5 luglio. Sappiamo che questo non sarà possibile, dovremo averci pazienza ma la Sampdoria esiste".

Per Sabatini: quando è nata questa possibilità alla Samp?
"Già da molto tempo. Ho parlato con Osti e poi è intervenuto il presidente. Con lui abbiamo impiegato cinque minuti".

Per Sabatini: il settore giovanile.
"Intanto il settore giovanile è sempre un polmone importante per la società. Noi lo guarderemo con attenzione particolare, qui la Primavera è contigua alla prima squadra. Ci metteremo seduti, un grande lavoro è stato fatto. Abbiamo una foresteria, ci staremo molto attenti. Poi però bisogna avere il coraggio di farli giocare e questo è un problema del calcio nazionale".

13.55 - Termina la conferenza stampa.

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