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LIVE TMW - Inter, Spalletti: "Quarto posto o rimorso eterno. Sabatini? Samurai"

di Alessandro Rimi
Fonte: Inviato ad Appiano Gentile (CO)
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

17.18 - Terminata la conferenza stampa di Luciano Spalletti

Come sta la squadra mentalmente? - "Domani giocheremo in casa nostra e lo faremo vedere. Se sei all'Inter, il fatto di giocare a San Siro deve essere un vantaggio. Anzi chi entra deve chiedere a noi il permesso. Lo specchio ti ridà quello che ci metti davanti. Il nostro dice 60mila. Dobbiamo metterlo sempre in conto.

Un suo pensiero sulla scomparsa di Mondonico? - "Era una persona squisita, molto diretta e sintetica. Riusciva a mandare messaggi veloci. Ha fatto molto bene con squadre normali, lanciando giovani interessantissimi. Mi accodo a tutti coloro i quali sono vicini al dolore della famiglia".

Si è parlato di giocatori dell'Inter seguiti con molta attenzione: può fare qualche nome? - "Uno è Kondogbia che sta facendo molto bene e ci farebbe anche comodo. Se non esercitano il diritto... dipende da loro. Nagatomo e Joao Mario hanno giocato gare molto interessanti. Gabigol segna quando si diceva che non fosse in grado di farlo".

Rafinha sembra rinato... - "Ha mostrato diversi segnali positivi. Quando gli ho chiesto se gli piacesse l'Inter, ha risposto sì senza pensarci due volte. Così come gli piace Milano. Ormai lo conosco bene".

Il vostro mercato sarà improntato anche in base a chi è già ad Appiano: si aspetta di ripartire da Cancelo e Rafinha? - "Stiamo già facendo queste valutazioni. Bisogna sempre porsi in una certa maniera, anche considerando le performance dei calciatori. Può darsi che un determinato giocatore non abbia davvero qualità, ma può pure darsi che si è sbagliato noi. Li valuteremo tutti. Ci sono particolari che piacciono. Mancano ancora un po' di partite al termine, per cui mettiamo in conto tutto".

Se prossima estate le proponessero un rinnovo più lungo del biennale che farebbe? - "I contratti servono solo a fare clamore perché possono essere disfatti da un momento all'altro. Io non voglio mai mettere in difficoltà il club. Servono ritmo e intesa. Per me non ci sono problemi, sono già troppo comodo".

Si parla già del suo rinnovo. Accetterebbe di restare all'Inter anche in caso di confermata austerity? - "Sono già venuti i direttori e abbiamo iniziato a preparare il programma estivo per gli USA. Sarò l'allenatore dell'Inter anche l'anno prossimo".

Ha ritrovato ormai un certo equilibrio: verrà confermata la stessa formazione? - "Guardiamo solo alla vittoria di domani. Sarà un match difficile. Un conto è volere assolutamente una cosa, un altro è aspettare che la vita faccia il suo gioco senza andare a determinarla con forza. Dentro questo sport servono rabbia e carattere. O ci si nasce con queste caratteristiche oppure le si acquisiscono per forza di cose. Se vogliamo davvero questo obiettivo, allora possiamo raggiungerlo".

La champions è l'obiettivo: ora c'è maggiore pressione? - "Devo riuscire a tirare il massimo dai ragazzi. Attraverso questo dobbiamo raggiungere la posizione più importante. Mi chiedo se stiamo prendendo abbastanza di ciò che abbiamo a disposizione e, secondo me, c'è ancora della possibilità. Non so come andrà a finire. Devo capire come rimettermi in pari. Questa squadra ha mostrato potenziale e qualità. Questa mattina è venuto a trovarci Ligabue: ci ha detto che gli anni passano per non ripassare più. È un po' come i campionati. Questo è l'obiettivo. Anche per fare contenti i 60mila che domani popoleranno lo stadio. Una soddisfazione che arriva a sovrastare i problemi".

Come giudica comunque le motivazioni della sua scelta? - "Ha risposto lui prima di noi. Ha ben spiegato i suoi motivi e io non voglio entrare in quella che è una riunione fatta individualmente tra la proprietà e lui. Seduti attorno a un tavolo avranno avuto modo di chiarire tutto. Non spetta a me parlare. A me Milano e l'Inter piacciono molto. Vengo a lavorare volentieri. Se non raggiungeremo questo obiettivo, ce lo porteremo dietro solo per sempre. È qualcosa che in futuro potrebbe dare molto fastidio. Con Walter manterrò sempre un ottimo rapporto. Gli anni di contratto sono belli solo quando si raggiungono cifre e risultati".

Cosa pensa delle dimissioni di Sabatini? - "Hanno fatto rumore visto il suo valore umano e professionale. Mi è dispiaciuto molto. Detto questo, il suo addio non lascia eredità perché l'Inter è fatta di gente che crede nella squadra ed è pronta a dare tutto. Vale per tutti. Vale per me. Sabatini è un samurai del calcio, affettivamente parlando. Riesce a incidere nelle battaglie, quando lo incontrerò gli dirò ciò che penso. L'ho solo sentito al telefono e vorrei salutarlo presto".

È piu importante quasi la gara di domani che il derby? - "Sì, serve una vittoria per prepararsi bene al partita contro il Milan. Il miglior allenamento è questo per farsi trovare davvero pronti. Non ho mai messo alla prova i miei calciatori, ma ora che ci penso lo farò spesso. Sono abituato a fare una cosa per volta. Ci tengo poi a fare i complimenti a Vecchi per la vittoria nel trofeo di Viareggio. Glieli farei diverse volte. È riuscito a vincere un torneo difficilissimo battendo uno dei migliori settori giovanili (Fiorentina, ndr) e senza molti titolari. Ha quindi fatto esordire tanti giovani, tra cui anche Vergani".

16.52 - Iniziata la conferenza stampa di Luciano Spalletti

16.15 - Si torna in campo dopo la sosta per le Nazionali. L'Inter, reduce da tre risultati positivi (due vittorie e un pari senza subire gol), attende il Verona a San Siro. Tra poco, dalla sala stampa del Suning Training Centre, il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti presenterà la sfida valida per la 30^ giornata di Serie A. Segui la conferenza LIVE su TuttoMercatoWeb.com

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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