Le pagelle dell'Atalanta - Cristante sontuoso, Ilicic trascinatore
Berisha 5.5 - Capita a tutti di sbagliare, può succedere. Eppure pochi istanti prima dell’errore che porta all’1-1, compie un super intervento sul tiro a botta sicura di Schurrle. Sfortunato.
Toloi 7 - Rompe il ghiaccio dopo 12’ con la rete che sblocca il match. Poi vola sulle ali dell’entusiasmo, giocando una super partita anche in fase difensiva. (Dall’85’ Cornelius s.v.)
Caldara 7 - Tiene bene la posizione e soprattutto se la cava dignitosamente contro un osso duro come Batshuayi: gli resta attaccato per tutto l’incontro e riesce quasi sempre ad anticiparlo.
Masiello 6.5 - Non ci pensa due volte, i palloni vaganti li allontana senza farsi pregare. Anche lui, come al resto della retroguardia, gioca una partita attenta e precisa.
Hateboer 6.5 - Ogni volta che i nerazzurri spingono sull’acceleratore, lui prova sempre a dar manforte e creare superiorità numerica sulla destra. Dietro non concede varchi a Schurrle.
De Roon 5.5 - Probabilmente il peggiore in campo dell’Atalanta. Perde un sacco di palloni nella propria metà campo, è stranamente impreciso e rischia anche una goffa autorete. (Dall’85’ Petagna s.v.)
Freuler 7 - Tutto il contrario di De Roon. Lo svizzero intercetta e neutralizza almeno tre ripartenze del Borussia Dortmund e spesso detta i tempi dando il via alle azioni. Prezioso ed intelligente a centrocampo.
Spinazzola 6.5 - Spinta costante sulla corsia mancina, arriva spesso e volentieri sul fondo ed a creare situazioni da gol per i compagni di squadra. In difesa duella ad armi pari contro Pulisic.
Cristante 7 - Praticamente domina sulla trequarti, facendo impazzire Dahoud e Sahin. Straripante, una vera forza della natura. E chissà se ripenserà a quel gol di testa fallito nel primo tempo…
Ilicic 7 - Fa salire la squadra, non dà punti di riferimento a Toprak e Sokratis e conquista un sacco di falli. Non realizza una doppietta come all’andata, ma anche oggi si dimostra fondamentale.
Gomez 6 - Primo tempo ad alti ritmi e secondo di sacrificio. Nonostante la stanchezza resta in campo fino all’ultimo, lotta insieme al resto dei compagni per un sogno che svanisce immeritatamente.