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L’Inter chiama il Ninja… Cassano, la verità è un’altra! Mou, che fai?

di Fabrizio Ponciroli
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Confusione a Milano. Milan e, soprattutto, Inter hanno iniziato la stagione nel peggior modo possibile. Forti di una campagna acquisti importante (il club nerazzurro, Juventus a parte, ha brillato durante il calciomercato), le due società milanesi si sono sbriciolate sul campo. Tante attenuanti per il Diavolo, meno per i boys di Spalletti. L’Inter è apparsa senza quel mordente necessario per dimenticare la debacle col sassuolo. Poco gioco e una difesa imbarazzante. Perché? Non lo sa nessuno, nemmeno Spalletti. Per fortuna c’è un giocatore pronto a prendersi in mano l’Inter. Si chiama Nainggolan ed è l’unico che pare avere il carattere giusto per rialzare la Beneamata. Avrà tanta, forse troppa, voglia di divertirsi alla sera ma, in campo, uno come il Ninja lo avverti, lo senti, lo temi. Spalletti l’ha voluto a tutti i costi perché è cosciente che, con lui in campo, tutto è diverso. “Pensaci tu Ninja”, è l’accorato messaggio di tutto il popolo nerazzurro che, mai come quest’anno, crede nell’Inter e in una stagione da protagonisti… Basterà Nainggolan a risolvere tutti i limiti della squadra di Spalletti? Sicuramente, con il belga in mezzo al campo, l’Inter non avrà paura di niente e nessuno…
Se Spalletti è in un preoccupante stato confusionale, c’è da chiedersi cosa davvero passi per la testa di Cassano. Sempre più frequenti le sue richieste di “ospitalità”. FantAntonio vuole tornare a giocare in Serie A perché, parole sue, “… è uno che fa ancora la differenza”. Purtroppo, non è così. Cassano è stato uno splendido talento, capace di tutto e del contrario di tutto su un terreno di gioco (e anche fuori dal campo) ma le fiches a sua disposizione sono terminate.

Il banco (la Serie A) non ha più bisogno di lui. Ormai 36enne, cassano dovrebbe iniziare a riflettere su cosa fare da grande, considerato che il suo tempo da calciatore si è concluso e non oggi ma già da qualche anno. Spiace ma nulla è eterno, soprattutto nel calcio. Uno con la sua esuberante personalità, troverà sicuramente qualcosa da fare. Basta che sia libero di esprimersi, senza limiti…
Chi si è espresso, senza limiti, è Mourinho. Lo Special One, dopo la sconfitta, tremenda, con il Tottenham all’Old Trafford, ha perso la brocca: “Tre a zero sapete cosa vuol dire? Vuol dire tre gol per loro e zero per noi, certo, ma anche tre Premier League. Quello che ho vinto io. Ho vinto più Premier League da solo che tutti gli altri 19 manager messi insieme. Io tre, loro due quindi rispetto, rispetto e rispetto”. Le sue parole nell’infuocato post match. Che succede? Semplice, l’uomo dai mille trucchi e dal gigantesco ego ha perso il suo smalto. Vero, ha vinto tre Premier League ma, ultimamente, sembra il fantasma del grande condottiero che ha segnato un’epoca. Mourinho si è perso… Non a caso, in Inghilterra, in tanti invocano Zidane uno che, a differenza del portoghese, preferisce il sorriso al muso duro. Forse lo Special One ha dato tutto quello che aveva o, forse, ha bisogno di fermarsi per un po’ di tempo per ricaricarsi e ritrovarsi… Comunque sia, mai scommettere contro Mourinho. Potrebbe avere ancora qualche asso nella manica…
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