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Juventus-Napoli, sfida totale. Un finale di campionato elettrizzante…

di Luca Marchetti
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© foto di Federico De Luca

Un finale di campionato così è letteralmente da sogno. Per tutti i tifosi, di tutti i colori.
Perché vivere un duello così bello, così intenso, con così tanti colpi di scena concentrati in pochi minuti o in poche giornate. Lo scontro diretto è ormai alle porte e viverlo con queste emozioni addosso sarà ancora più emozionante. Il Napoli dopo un’altalena di emozioni è riuscito ad avere la meglio dell’Udinese (a proposito, Stramaccioni è pronto a rilevare Oddo), la Juve è stata stoppata da un’altra rovesciata, meno elegante di quella di Cristiano Ronaldo, ma altrettanto efficace. Una rovesciata che ha rovesciato, nel turbinio di emozioni, anche il mood delle due tifoserie.
A Napoli ora ci credono ancora di più: anche se a livello statistico nessuna squadra aveva mai rimontato 6 punti in 6 giornate i ragazzi di Sarri si sono comunque portati avanti con il lavoro ringraziando il gigante nero di Walter Zenga. A cinque giornate è -4. Lo scontro diretto a Torino a disposizione e un calendario, almeno sulla carta, meno complicato di quello bianconero.
Ecco perché a Napoli ci sperano. Ma a Torino non hanno certo ammainato la bandiera. Sono ferocemente determinati, a partire da Allegri che forse profeticamente prima della partita aveva detto che il Crotone era più importante dello scontro diretto. Sembrava una provocazione, un modo per sviare l’attenzione. Provate a richiederglielo ora…
In questo momento tutto quello di cui abbiamo parlato finora conta poco. Non conta il fatturato, non conta il mercato, non conta l’utilizzo degli uomini. Contano questi prossimi 90 minuti (e poi le successive 4 partite) in cui peserà il morale, la testa, la giocata individuale, il momento giusto. Conterà la tensione, conterà l’atmosfera, conteranno i pensieri positivi e quelli negativi.

Conterà – perché no – l’abitudine a giocare partite del genere o la gioia di giocarle e di entrare indelebilmente nella storia di una società e perché no anche di una città.
Sarà anche il confronto fra due filosofie diverse, quella di Sarri e quella di Allegri, fra il Nord e il Sud. Sarà una sfida totale. Per il bene del campionato e per merito di due squadre che con alti e bassi stanno tenendo altissima la tensione. Il merito principale, nei confronti di una Juve che sta facendo meglio dello scorso anno a livello di numeri, è sicuramente del Napoli che nel momento peggiore di questa annata ha tirato fuori energie insperate. Il trend non positivo è stato invertito. E Simy ha dato una mano: napoletano d’adozione, almeno per una sera.
Ora inutile fare pronostici: è semplicemente bellissimo viverla. In tutte le sue sfaccettature. I pronostici peraltro ultimamente mi pare evidente che non siano stati rispettati e anche questo turno infrasettimanale ha confermato il trend delle ultime partite giocate, in Europa e in Italia.
E sarà altrettanto bello raccontarla questa vigilia, questa corsa e questa partita.
Per una volta non abbiamo parlato di mercato: ci sarà tanto tempo.
Questo Juve Napoli ci porta oltre. CI porta anche dove il mercato non arriva. Ci porta l’elettricità di una città che sogna, contro quella di una che sarà anche abituata a vincere ma non ha alcuna intenzione di abdicare. Per una settimana ci perdonerete

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