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Juve: quel che accade dopo il Real. Inter: la questione cinese e il rinnovo di Icardi. Milan: Gattuso arrabbiato è la garanzia del Diavolo. Napoli: il triste saliscendi dal carro-Sarri. Fiorentina: a Udine, un mese dopo

di Fabrizio Biasin
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© foto di Alessio Alaimo

È finita la Pasqua. La Pasqua la riconosci dai gruppi WhatsApp. I gruppi WhatsApp possono addormentarsi anche 10 o 11 mesi, ma sotto Natale e Pasqua rinascono, riprendono vita. Basta un “Buona Pasqua!” buttato là da un minchione a caso e il gruppo “Cena per il 30 anni del Bistecca” riprende vita. E allora spunta di tutto: il pulcino che esce dall’ovetto e dice “Buona Pasqua”, il video agghiacciante che pesa due giga con il coniglietto che dice “Sono il coniglietto pasquale”, Brozovic che esce dal sepolcro, lo stendino con sopra le uova e la scritta “Standing Ovation”, altre troiate. Tu non hai il coraggio di scrivere “avete rotto il cazzo” anche perché non sai chi sia il Bistecca e neppure gli altri. Neanche gli altri sanno chi sei tu. Nessuno sa chi sia nessuno, ma ormai è troppo tardi e ti arriva anche la catena mistico-scaramantica del genere che ti tocchi: “Inoltra le 3 croci pasquali a dieci amici per garantirti la resurrezione, altrimenti ti verrà il cimurro entro la festa dei lavoratori”. Non ho ricordi della cena per i 30 anni del Bistecca ma dev’essere stata una serata di merda (e comunque ho inoltrato le 3 croci perché temo molto il cimurro).

La micidiale “combo” quest’anno mescolava la Pasqua al Pesce d’Aprile, fino alla Navicella Spaziale Cinese in caduta sulla Terra. In un gruppo WhatsApp denominato “Regalo per i 35 anni del Marmolada” l’ultimo messaggio era “io quindici piotte per il Marmolada non le metto, attaccatevi a ‘staminchia”. L’evidente messaggio di rottura non ha impedito ai partecipanti di inoltrare foto di Navicelle Spaziali con dentro Pesci d’Aprile che escono da sepolcri e un coniglietto che dice “Buon Anno!”: un mix di blasfemia e tristezze assortite di rara fattura. A un certo punto uno è uscito dal gruppo senza dire “beh” e un altro ha scritto “chi è il 33Z456573535 che è uscito dal gruppo? Infame”. Nessuno sapeva chi fosse ma tutti si sono coalizzati e lo hanno mandato affanculo nonostante la Santa Pasqua (molto spesso i gruppi WhatsApp nascono per scopi onorevoli ma finiscono per essere sfogatoi dove si massacrano alcuni esclusi dal gruppo, fateci caso). Un tale, evidentemente molto coraggioso, a un certo punto ha scritto: “In verità in verità vi dico, uno di voi non mi ha ancora dato i 15 euro per il massaggio cinese + giropizza comprato su Groupon che abbiamo regalato al Marmolada”. A quel punto è calato il silenzio, forse perché la formula biblica ha riportato tutti a una visione più serena delle cose, forse perché nessuno ha messo i 15 euro, forse perché tutti sono tornati ai loro pranzi pasquali.

A Pasqua tutti magnano. Anche a Pasquetta. Al pranzo di Pasqua gli argomenti principali fino all’anno scorso erano il calcio e la passerella, dopo il caso-Weinstein anche in Italia si è scelto in maniera molto ipocrita di eliminare la passerella per evitare che le Asie Argento presenti ai nostri pranzi ci potessero accusare di omofobia, scarsa sensibilità o maschilismo e, quindi, abbiamo sostituito il tutto con altre questioni (la scomparsa delle persone famose, le recenti elezioni politiche, le sigarette truccate all’Isola dei Famosi, 4 Ristoranti di Borghese, le serie tv, la vecchia che ballava a Sanremo, altro). Al mio pranzo, dopo alcuni convenevoli molto retorici e buttati là per sentito dire (“Di Maio non ha il congiuntivo! Non può governare!!!”, “Salvini è ciccione!”, “Renzi ha fallito!”, “Berlusconi è clonato”) si è finiti come sempre a parlare di calcio.

Temi principali.

1) Sabatini ha detto ciao-ciao ai cinesi quindi significa che l’Inter è fottuta

Il tema sull’Inter fottuta era molto caldo in molti pranzi pasquali. Per molti Sabatini che se ne va è il chiaro segno che i cinesi sono stronzi e non vogliono investire. Se tu dici “I cinesi hanno chiari limiti nella comunicazione ma sanno quello che fanno e comunque hanno già preso tre giocatori per l’anno prossimo” ti dicono “sono parametri zero”. Se dici “non è detto che i parametri zero siano in automatico giocatori da buttare “ ti dicono “se arrivano quelli è perché venderanno Skriniar e Icardi”. Se ribatti che “oh, il dato di fatto è che la squadra è in linea col suo obiettivo stagionale e quindi così scarsa non deve essere” ti rispondono “taci aziendalista di merda”. Su “aziendalista di merda” non puoi fare altro che arrenderti e addentare un tartufone. Così ho fatto, poi mi sono permesso di provare a capire di più sulla questione Icardi: a quando l’incontro per “sistemare” la situazione? Pare che le parti non abbiano nessun tipo di fretta e, comunque, al momento non esistono date (ma al momento anche nessun tipo di offerta spagnola).

2) Alcuni tifosi della Juve non sono felici anche se vincono molto

Nella gran parte dei pranzi pasquali c’è il tifoso della Juve che dice “sì vinciamo, ma con Allegri dove vuoi andare…”. Questo genere di tifosi – che esistono davvero – vengono spesso insultati dai loro stessi compagni di tifo o, comunque, da tutti gli altri al grido di “non capisci un cazzo”. Il tema in ogni caso merita un approfondimento. Questa sera la Juve affronta il Real Madrid, non proprio la Pergolettese. Se i bianconeri passeranno il turno per molti sarà “atto dovuto” e non l’ennesima impresa di una società che anche quest’anno sta andando “oltre”, anche solo perché è tuttora in corsa contro squadre come Real, Barcellona, Bayern e City. Se, invece, dovessero uscire, allora si scatenerà l’orda degli anti-Allegri e molti diranno “bisogna cambiare allenatore!”. Questa cosa non cambierà mai, ben lo sa Allegri che, suo malgrado, verrà omaggiato solo tra molti anni quando tutti si accorgeranno di cosa sta accadendo in questi anni in Italia.

3) Perché Gattuso ha lasciato fuori Cutrone contro la Juve?

In molti pranzi pasquali ci si è interrogati sulla questione “Perché Gattuso ha lasciato fuori Cutrone?”. La risposta è molto semplice: “A Gattuso non gli devi far girare le balle”. A Gattuso, evidentemente, sono girate le balle per una questione di “troppa sicurezza” che non accetterebbe da un “Inzaghi”, figuriamoci da ragazzi di 20 anni. A Torino il Milan ha giocato una gran partita, ma anche in questo caso la lezione gattusiana è parecchio condivisibile: “Grazie per i complimenti ma quelli danno forza all’ego, non alla classifica”. Gattuso è la garanzia che questa squadra resterà sempre con i piedi per terra, una vera e propria rivoluzione se pensiamo a come era inteso il calcio a Milanello fino a un anno fa.

4) La Roma ha speranze contro il Barcellona?

In tutti i migliori pranzi pasquali ci si è interrogati sulla faccenda “La Roma ha speranze contro il Barcellona?”. La risposta in genere è stata: “No, contro Messi come fai?”. E in effetti è così: Messi non si ferma. Ma, attenzione, è il punto di partenza ad essere sbagliato: la Roma scende in campo con la consapevolezza di aver già fatto moltissimo e la certezza che nessuno dirà “beh” in caso di ko. La questione non è “la Roma ce la farà o no” ma “brava Roma per essere arrivata fino qua, ora provaci fino in fondo” (siamo ai picchi di retorica, me ne rendo conto).

5) Il Napoli ha perso definitivamente lo scudetto?

Il pareggio con il Sassuolo ha scatenato il solito saliscendi dal “carro-Sarri”. Nessuno di noi può sapere se il discorso scudetto sia chiuso oppure no, in fondo ci sono ancora un mare di partite, eppure è iniziato il fuggi-fuggi alimentato da frasi come “Sì, Sarri è bravo ma…”. Come se quello che sta facendo il Napoli sia banale, come se non ci si ricordasse di quello che abbiamo detto e scritto negli ultimi mesi. A novembre con il Napoli in testa era per tutti “Lo scudetto è certamente dei partenopei”, oggi siamo all’esatto opposto. Ogni giudizio è figlio del risultato del giorno prima ed è incredibile come si viva in funzione della previsione, che se ci azzecchi “ho indovinato”, viceversa hai indovinato lo stesso, perché tanto nel corso dei mesi le hai dette tutte.

Tanti saluti alla Pasqua, ai coniglietti, alle uova, ai pulcini, ai capretti e alle colombe. Da oggi torniamo finalmente tutti più grassi e cattivi, ma non è più il caso di scrivere ulteriori cazzate perché alle 18.30 si gioca Udinese-Fiorentina e meno di un mese fa, proprio a Udine, ci lasciava Astori Davide. Questo il post pubblicato ieri su Instagram del suo compagno, Riccardo Saponara: “Oggi partiamo per Udine, sì, proprio Udine. Chissà come vivremo questa trasferta, cosa penseremo, cosa sentiremo. Ciò che è certo è il modo in cui lo faremo tutti insieme: uniti, compatti, abbracciati, FORTI. Forza noi”. Forza voi. E ciao Davide.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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