Juve, la ricetta di Agnelli: più gare in Champions e meno in campionato
Otto gare in più in Champions League, rispetto a oggi, mantenendo le 32 squadre nella massima competizione europea ma dividendole in quattro gruppi, invece che in otto. Una sorta di Superlega europea, meno "super" e sempre più "league" rispetto all'idea iniziale targata Agnelli-Rummenigge, tramontata lo scorso anno. "Vogliamo tutti più gare internazionali e meno di campionato oltre a una riduzione delle partite perché non si può andare oltre a un certo numero" le parole del presidente della Juventus e dell'ECA (l'associazione dei club europei), dichiarazioni rilasciate al britannico Guardian. Più gare di alto livello - ben otto in più - quindi, attraverso una rivoluzione europea che dovrebbe corrispondere a una sorta di "devolution" nazionale, fatta di meno partite nei rispettivi campionati.
Tradotto: meno squadre partecipanti, in serie A ad esempio, che potrebbero passare da 20 a 18 o 16. "Dobbiamo trovare un terreno per dialogare con le federazioni europee - ha aggiunto Agnelli - con i campionati europei, con l'Uefa e con le società. L'obiettivo? E' sempre quello di avere maggiore esposizione internazionale per sviluppare i nostri brand".