Inter, fisionomia definita: delittuoso rinunciarvi
Al di là della sfortuna, che è stata certamente parte integrante e decisiva della sconfitta dell’Inter contro il Torino di Mazzarri, il dato incontrovertibile emerso allo stato attuale delle cose belle file nerazzurre è legato alla disparità di rendimento offerta dalle riserve rispetto ai cosiddetti titolari dell’ultimo periodo. Nella
fattispecie, ha colpito la scelta di Spalletti di rinunciare alla freschezza ed alla qualità di Rafinha dal primo minuto, forse nel tentativo di garantire maggiore equilibrio nella fase di non possesso, affidandosi a Borja Valero sulla trequarti. L’apporto dello spagnolo è stato però del tutto insufficiente, mancando sia in dinamismo che in imprevedibilità senza accendere la manovra dei compagni come era spesso riuscito a fare nella fase iniziale della stagione. Anche per questo motivo la presenza del neo acquisto si evidenza come discriminante quasi irrinunciabile in una fase della stagione in cui ogni passo falso rischia di rivelarsi decisivo.
L’Inter ha trovato una fisionomia, e probabilmente non può più permettersi di rinunciarvi. Nemmeno in parte.