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Il punto sulla A femminile - Trionfo Juve. Florentia e Orobica promosse

di Tommaso Maschio
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

È stata una stagione emozionante fino all'ultimo secondo dello spareggio scudetto – in attesa dei play out che disegneranno la prossima stagione – con la Juventus che al suo primo anno nel calcio femminile ha alzato al cielo il titolo di Campione d'Italia dopo 120 minuti di equilibrio contro il Brescia. Sono serviti sei calci di rigore per decidere chi fra le due dominatrici della stagione dovesse avere la meglio con l'esplosione delle bianconere al momento in cui la palla calciata da Federica Di Criscio ha sorvolato la traversa. Il Brescia, ricostruito praticamente da zero attorno a Cristiana Girelli, ha alzato bandiera bianca dopo aver combattuto con tutte le proprie forze contro una squadra che in estate gli aveva strappato otto giocatrici, alcune di altissimo livello come le nazionali Martina Rosucci, Barbara Bonansea, Sara Gama e Cecilia Salvai, e che ha tutta un'altra dimensione (per budget, strutture, appeal mediatico e quant'altro) non solo rispetto alle Leonesse, ma a tutte le altre contendenti in campionato. Quella di Novara potrebbe essere anche stata l'ultima gara del Brescia come lo conosciamo perché il patron Giuseppe Cesari fatica ad andare avanti, specialmente con l'ingresso dei club professionisti nel mondo femminile, e perché il Milan da tempo ha messo nel mirino il club lombardo per sbarcare nell'altra metà del calcio per sfidare fin dal prossimo anno alla pari o quasi la Juventus. Per come è andata la stagione e lo spareggio forse il titolo andava diviso equamente fra le due, ma non essendo possibile ha vinto chi ha tenuto i nervi più saldi e ha avuto un pizzico in più di fortuna.

Ma non di solo Scudetto si vive in Serie A. Nel weekend infatti c'è stato anche lo spareggio fra Ravenna e Pink Bari per evitare la retrocessione diretta. Ad avere la meglio sono state le pugliesi che sul neutro di Montesilvano hanno battuto le biancorosse per 3-2 anche grazie all'aiuto salvifico dei legni (ben tre quelli colpiti dalle ragazze di Rizzo). Vantaggio ravennate dopo 15 minuti con Piro, pareggio cinque minuti dopo di Parascandolo con poi Baldini che riportava avanti le romagnole a fine primo tempo. Nella ripresa però arrivavano le reti di Manno (52°) e Pugnali (61°) che regalavano alla Pink l'opportunità di giocarsi ai play out un'altra chance per restare in Serie A. Sempre che il CONI, in altre sedi, non decida di riscrivere la storia del campionato dopo il ricorso presentato dal Ravenna.

Chi invece ha strappato il biglietto per la prossima Serie A femminile sono la Florentia e l'Orobica che il prossimo anno daranno vita a due derby (contro Fiorentina Women's e Atalanta/Mozzanica rispettivamente). Le biancorosse toscane hanno battuto in scioltezza la Roma femminile grazie alle reti di Nencioni, Hjohlman e Nocchi regalandosi un traguardo storico dopo appena tre anni dalla sua nascita; le bergamasche invece hanno faticato contro la Pro San Bonifacio riuscendo ad accedere alla massima serie solo dopo i calcio di rigore. Roma e Pro adesso se la vedranno contro Sassuolo e Pink Bari per designare le ultime due squadre che nella prossima stagione disputeranno la massima serie. Play out e Coppa Italia (la Fiorentina attende la rivale dallo scontro Tavagnacco-Brescia) chiuderanno la stagione del calcio femminile in attesa del grande appuntamento del Franchi di Firenze dell'8 giugno quando la Nazionale di Milena Bertolini si giocherà contro il Portogallo l'accesso a una Coppa del Mondo che manca da 20 anni e che certificherebbe la crescita di un movimento rimasto troppo lungo al palo perdendo posizioni rispetto ad altre realtà europee, per non dire mondiali.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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