I miracoli finanziari non esistono. Vicenza a caccia di un futuro
I miracoli accadono nelle favole. La realtà è costruita sui fatti. Fatti duri, asettici e spesso difficili da digerire. Il fallimento del Vicenza Calcio ufficializzato ieri da parte del Tribunale, in questo senso, altro non era che la più normale conseguenza di una sciagurata vicenda legata poco al calcio giocato e tanto all’incapacità di chi ha gestito il club biancorosso. Fabio Sanfilippo, grande accusato di queste ore, è però probabilmente il meno colpevole. Il buco di bilancio non lo ha creato certo lui, bensì chi lo ha preceduto. A lui si può imputare altro, molto altro, ma non questo. Chi, invece, in tutta questa situazione ha sempre e solo subito è il pubblico di Vicenza.
Da spettatori e partecipi delle grandi gesta del Vicenza anni ’90 a cornice del funerale del proprio sogno. O meglio, non di un funerale, ma di un rito. Un rito doloroso ma necessario come quello del fallimento. Adesso le autorità giudiziarie hanno preso in mano la situazione e attivato l’esercizio provvisorio, strumento necessario per tutelare tutti colori che devono essere pagati dal club. Una soluzione, questa, che potrebbe permettere al Vicenza di terminare la stagione: serve però trovare tre milioni di euro. Non una cifra da poco. I miracoli non accadono nella realtà. Ma in questo caso potrebbe non essere così.