archivio
Menù Notizie

L'editoriale sulla C - I tre cardini per la Lega Pro del domani

di Luca Bargellini
Editoriale di Luca Bargellini per TuttoC.com
Foto

Gabriele Gravina è il nuovo presidente della FIGC con il 97,20% dei voti. Una percentuale che in un’altra epoca avremmo definito “bulgara”. Un risultato che, però, può avere una duplice lettura. Da una parte c’è quella positiva, che vuole l’ex numero uno della Lega Pro come la scelta migliore per il rilancio della movimento calcistico italiano; dall’altra invece c’è la chiave di lettura che vuole Gravina quale unica scelta possibile.
Qualunque di queste due filosofie abbia portato a questo risultato ciò che conta è che la Federcalcio ha finalmente un nuovo presidente. Un punto di riferimento che dia il via ad un processo di rinnovamento che dovrà riguardare anche la Serie C.
Per la terza serie del calcio italiano, infatti, ieri è iniziato un nuovo capitolo della sua storia, che deve affondare le radici nel recente passato con l’idea di proseguire il proprio percorso di sviluppo.
Che sia Francesco Ghirelli, come in molti sostengono, l’erede di Gravina o meno, la Lega Pro del domani dovrà puntare principalmente a trovare un compromesso fra passato e futuro. Fra tradizione e rinnovamento.

IL FORMAT - Il punto cardine di ogni campionato è la sua fisionomia. La formula a 60 squadre si è dimostrata negli ultimi anni deficitaria e lo stesso Gravina sembra essersene accorto aprendo le porte al semiprofessionismo. Una scelta che riporterebbe in auge la vecchia e mai dimenticata C2. Un campionato, dunque, con peculiarità economiche meno pesanti dell’attuale Serie C, ma al tempo stesso con la fisionomia del professionismo. In questo modo la terza serie, o meglio una eventuale C1, permettere di dare spazio solo a realtà economicamente solide ed in grado di sostenere un eventuale salto in cadetteria. Playoff? Sì grazie, ma non allargati. Una stagione lunga e affascinate è un bene, estenuante e logorroica no.

LE NORME - La Lega Pro del domani, che sia C1 o C2, non può prescindere dalle regole. Regole certe, con scadenze che non possono essere procrastinate nel tempo. Iscriversi (l’idea del rating per i club è interessante) deve avere un termine ultimo, senza alcun tipo di deroga. Gli impianti o sono a norma oppure non devono poter essere utilizzati nel calcio professionistico. Senza uno stadio di questo genere le società non possono avere accesso al calcio professionistico. Lo stesso vale per gli stipendi. Perché non istituire un fondo, gestito dalla stessa lega, che raccolga una liquidità da tutti i club iscritti che garantisca la copertura economica per i lavoratori, siano essi calciatori o “semplici” dipendenti, che si trovano loro malgrado a vivere una situazione di difficoltà? Una sorta di mutuo soccorso che permetta di salvaguardare il regolare svolgimento del campionato e l’immagine stessa della serie?

VISIBILITÀ - E’ un nodo centrale. Gli ultimi bilanci della Lega Pro si sono chiusi in positivo, ma nel calcio italiano c’è un fattore che non può non essere preso in considerazione: i diritti tv. Sono i contributi che i club ricevono dalle emittenti, satellitari e non, a fare la differenza fra Serie A, Serie B e Serie C. Le prime due categorie hanno introiti di livello. La terza serie praticamente non ne ha. Ecco il vero step da fare in previsione futura: essere visibili. Gli introiti non saranno mai al livello delle altre categorie, ma quantomeno proporzionate ad un campionato che ad oggi annovera piazze dalla grande storia e dal grande peso come Vicenza, Novara, Vercelli, Catania, Trapani, Pisa e Siena. Un patrimonio che non può essere gettato alle ortiche.

Tre punti, tre spunti di riflessione da cui dare nuovo slancio al processo di crescita della Serie C. Gravina è il passato. La C è il futuro.

Altre notizie
Lunedì 31 Dicembre 2018
23:52 2018 Monaco, Acuña obiettivo numero di Henry 23:45 2018 Il Real Madrid pesca in Italia: nel mirino Icardi e Piatek, ma non solo 23:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Fascetti: "Lazio, il bilancio è positivo. Milinkovic si è svegliato" 23:38 2018 Bayern Monaco, Lewandowski: "Potrei chiudere qui la carriera" 23:31 2018 Empoli, La Gumina ko. Rinuncia alle vacanze per il percorso di recupero
23:24 2018 Pescara, Sebastiani: "Può arrivare una punta. Vorrei un altro Del Grosso" 23:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Canuti: "Inter, in Europa serve migliorare. Per ora il voto è sette" 23:17 2018 Barcellona, si allontana De Ligt: ritenute eccessive le richieste olandesi 23:10 2018 Pisa, Cernigoi finisce nel mirino della Dinamo Bucarest 23:03 2018 Sicula Leonzio, Torrente vuole Cuppone a gennaio 23:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Berni: "Viola, bilancio mediocre. La squadra è modesta" 22:56 2018 Romeo: "Voglio dimostrare di essere uno dei più forti" 22:49 2018 Roma, Manolas: "Il miglior acquisto per me è Kluivert, diventerà grande" 22:42 2018 Pres. Perugia: "Girone d'andata soddisfacente. Ma non sono appagato" 22:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Cuccureddu."Juve, parlano i numeri. CR7 esempio per tutti" 22:35 2018 Inter, Gabigol tra West Ham e Flamengo: i nerazzurri vogliono 20 milioni 22:28 2018 Ag. De Boer: "Negli Stati Uniti non mettono fretta agli allenatori" 22:21 2018 Inter, Politano: "Un 2018 meraviglioso, ma il meglio deve ancora venire" 22:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Pauluzzi: "Voto 10 al 2018 dei Bleus, Deschamps il segreto" 22:14 2018 Udinese, Felipe Vizeu via dopo 26 minuti. C'è l'offerta del Gremio 22:07 2018 Pescara, Fornasier idea per la difesa del Foggia 22:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Mineo: "Messi, 2018 a due facce: 9 col Barça, 5 in Nazionale" 21:54 2018 Pro Vercelli, Germano finisce nel mirino della Cremonese 21:47 2018 Ag. Dendoncker: "Non ne ho parlato con Monchi, Nzonzi profilo simile" 21:41 2018 Teramo, Bacio Terracino nel mirino di Cosenza, Foggia e Livorno 21:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Caires: "CR7 meglio di Modric, meritava il 6° Pallone d'Oro" 21:34 2018 Parma, Dezi: "La Serie A il momento più bello, poi il buio, il periodo difficile" 21:27 2018 Monza, non solo Chiricò dal Lecce. I brianzoli puntano anche Armellino 21:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Buskulic: "Modric, Pallone d'Oro giusto. Ma non è da 10" 21:14 2018 UFFICIALE: Porto, l'esterno Ruben Macedo in prestito al Chaves