Grande madre Croazia
Magari, come la solita Supernova, la Croazia imploderà nella propria luce, quella che, in serate come questa, fa capire come basterebbe il talento di Modric e Rakitic per sovvertire qualsiasi pronostico. Come a Bordeaux, due anni fa, era il 21 giugno del 2016: 2-1 alla Spagna, dominando per sessanta minuti prima di affondare sotto i colpi della Roja. Lì Morata si scordò il pallone del 2-0, qui la vittoria è tonda. Quasi sfacciata, nella sua grandezza. Grande Madre Croazia, verrebbe da dire a Nizhni, ex Gorkij, perché l'idea è che possa essere solo l'inizio per una squadra tanto sfolgorante quanto abituata a durare come una Supernova.
Insomma, Dalic può davvero sognare come e più della Croazia di Francia 98. Perché la squadra padrona di casa non è, senz'altro, fra le squadre accreditate per vincere il Mondiale. L'Argentina è preda dei suoi problemi, il Brasile ha steccato la prima, la Francia non convince, la Spagna ha qualche piccola difficoltà, il Portogallo si aggrappa fortemente a Ronaldo, la Germania dovrà affrontare i cugini della Serbia. Insomma, stavolta potrebbe essere davvero il loro turno. Anche se il varco è ancora di qui da venire.