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Gattuso appeso a un filo, Di Francesco si salva. L’Inter respira (anche su Radja)... poi solo mercato!

di Luca Marchetti
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© foto di Federico De Luca

Si chiude il “primo” Boxing Day italiano. Non è la prima volta che si gioca durante le feste, ma è la prima volta che succede nell’era delle tv. L’ultima volta era successo nel 1971, e gli esperimenti si possono veramente contare sulle dita di una mano. Si chiude con oltre più di 250mila spettatori in tutti gli stadi italiani, più quelli davanti alla tv. Un successo, decisamente. Giocare in un giorno di festa evidentemente piace.
Anche perché è stata una giornata divertente, appassionante e che avrà degli strascichi polemici, nonostante sia appena passato Natale. Non staremo a parlarne noi del rosso a Koulibaly, delle parole di Allegri, del gol di Duncan. Non perché non sia importante: lo faranno molti altri, magari più qualificati.
Forse converebbe soffermarci di più sugli ululati razzisti, ancora una volta, presenti nei nostri stadi. Di qualcuno di quei 250mila ne avremmo fatto volentieri a meno. È una vergogna che ancora ci siano, è preoccupante che non si riesca ad arginare questa deriva, visto che gli strumenti ci sono: indipendentemente dalla partita. Non parleremo neanche di questo nell’editoriale, perché vogliamo concentrarci, visto il tema (mercato) dominante di TMW. Anche se le partite sono finite da pochissimo e che i pensieri vanno alla strettissima attualità. Ma comunque sempre di attualità si parla quando viene fuori il discorso sul Milan. Milan in crisi, Gattuso sotto osservazione. Di sicuro se non dovesse vincere anche contro la Spal a san Siro non ci meraviglieremmo di un cambio in panchina. Finora la società (anche stavolta) ha fatto quadrato intorno al proprio allenatore ma forse uno sguardo intorno l’ha cominciato a dare. Si è parlato di Wenger (ma non abbiamo ancora trovato conferme importanti, anzi), in circolazione (liberi) a parte Zidane ci sono Blanc e Quique Sanchez Flores (fra gli stranieri), fra gli italiani a parte Conte Donadoni e Montella. Ma questa è solo la nostra lista, non quella del Milan. Questi nomi saranno anche nella testa di Leonardo e Maldini? La speranza del Milan è che Gattuso possa continuare anche perché di problemi ne ha avuti eccome: tanti infortunati, la mancanza di precisione in avanti, l’appannamento di Higuain. Si arriva al nervosismo, accentuato dalla mancata qualificazione in Europa League. Negli ultimi anni (da Allegri in poi) la panchina del Milan non è stata mai più tanto comoda, anzi... forse converrebbe cominciare a pensare che il problema non sia (stato) soltanto dell’allenatore.

Di sicuro bisogna intervenire sul mercato: centrocampista centrale e attaccante. Attaccante da scegliere in fretta se esterno o che possa costituire una reale alternativa a Cutrone e Higuain. Ecco Higuain: non vi venga in mente di dire che a questo Milan non serve, altrimenti il Chelsea lo porta via subito, senza neanche lasciare in cambio Morata. Rimane da capire se questa crisi di gol lo possa aiutare o meno a spingere oppure visto che senza i suoi gol non arrivano neanche i risultati si irrigidisce ancora di più il Milan. State certi che il Chelsea comunque continuerà ad insistere. E state certi che non sarà comunque una trattativa in discesa.
Chi ha bisogno di riflettere è sicuramente anche il Bologna: nella sfida fra fratelli ne esce con un’altra sconfitta. Ora la partita contro il Napoli potrebbe essere un dentro o fuori con un’asticella molto alta. E con De Biasi (a quanto pare) in pole position per l’eventuale sostituzione di Pippo Inzaghi.
Chi respira è sicuramente Di Francesco. La sua Roma, supera di slancio il Sassuolo (al di là della gol line technology), lui si mette in una posizione più comoda e aspetta l’ultima dell’anno per riprendersi in mano definitivamente la sua Roma. In una sera in cui Schick risponde presente (rigore e gol) e in cui trova la gloria anche Zaniolo... ora il ceco lascerà comunque Roma? Di sicuro anche a Roma c’è bisogno di mercato. Centrocampo, difesa (appena esce Marcano) e anche attacco (se dovesse partire Schick).
Poi c’è l’Inter che si rimette in scia del Napoli, crea un bel distacco dal quinto posto (7 punti) e allunga anche sul Milan (+8). Rimette un po’ di entusiasmo nel motore dopo un momento sinceramente delicato con il caso Nainngolan che prima è stato disinnescato fuori dal campo (con le parole di Marotta) e poiu in campo (con la vittoria sul Napoli). Il ninja ha sempre preteso di essere giudicato per quello che riesce a fare in campo, senza curarsi di quello che fa fuori. In questo caso quello che ha fatto fuori, evidentemente, ha avuto degli strascichi sulla sua professionalità. Una volta scontata la “pena” l’Inter non ha dubbi che il Ninja tornerà a disposizione di Spalletti senza alcun tipo di strascico, e che non ci sarà alcun ritorno sul mercato. Insomma per quanto la situazione abbia irritato la società (e anche il ragazzo) tutto è stato ricomposto e soprattutto ricondotto alle vicende interne societarie.
Manca l’ultima partita del girone d’andata e poi sarà solo mercato. O per correggersi (vedi Bologna che ha bisogno di qualche innesto per migliorare la propria classifica, ma come il Chievo, la Spal, l’Udinese) o per proiettarsi già al futuro (Ramsey per la Juve, Pavard per il Napoli) o per mettere sotto contratto qualche giovane interessante. Insomma, ci divertiremo molto lo stesso!

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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