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ESCLUSIVA TMW - Cana: "Scusa Lazio ma domani tifo OM. Tornerò da dirigente”

di Giacomo Iacobellis
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Quattro stagioni nell'Olympique Marsiglia (2005-2009), altrettante nella Lazio (2011-2015). Chi, meglio di Lorik Cana, potrebbe presentare il big match di Europa League in programma domani sera al Vélodrome? TuttoMercatoWeb.com lo ha intervistato in esclusiva per conoscere nel dettaglio gli avversari dei biancocelesti, con uno sguardo anche alla gara di Champions in programma oggi tra Napoli e Paris Saint-Germain, esattamente il club con cui l'ex giocatore albanese ha mosso i primi passi nel calcio professionistico e vinto il suo primo titolo in carriera.

Cana, si avvicina un vero e proprio derby del cuore per lei.
"Sicuramente. Marsiglia e Lazio avranno sempre un posto speciale nei miei ricordi e nel mio cuore. Fin da quando ero bambino ho tifato per l'OM, a quell'epoca era una delle squadre più forti del mondo e arrivare a giocarci è stato il coronamento di un sogno. Anche a Roma però ho vissuto delle emozioni straordinarie, non potrò mai dimenticare la mia esperienza alla Lazio".

Togliamoci subito il dente: per chi farà il tifo?
"Per l'Olympique Marsiglia. Ho sempre detto che quest'anno in Francia e in Europa League tifo per loro, mentre in Italia naturalmente per me c'è solo la Lazio".

Che atmosfera troverà la squadra di Inzaghi al Vélodrome?
"Sarà una bolgia, nonostante la squalifica delle curve. La città e i tifosi trasmettono una carica incredibile alla squadra, me lo ricordo bene. Non sarà facile per la Lazio".

Eppure, in questa Europa League il Marsiglia finora ha collezionato un solo punto contro il modesto Apollon Limassol.
"Questo perché l'obiettivo principale del Marsiglia è il campionato. Dopo il mercato faraonico della nuova proprietà, l'OM deve arrivare assolutamente tra le prime tre in classifica nella Ligue 1. L'Europa League è un plus, non possiamo dire che finora è stata lasciata andare, ma quasi. Nonostante questo, però, la squadra viene dalla bella vittoria di Nizza e domani sarà sicuramente motivatissima".

Qual è il pericolo maggiore per la Lazio?
"Difficile trovarne uno in particolare. Forse Payet, ma anche Thauvin e Mitroglou. Rudi Garcia ha a disposizione una rosa davvero completa, il cui punto di equilibrio è Luiz Gustavo a centrocampo. Non dimentichiamoci poi del nuovo acquisto Strootman e dell'ottimo portiere Mandanda".

Per la Lazio, invece, chi può deciderla?
"Sono banale se scelgo Immobile? Ciro ha il gol nel sangue e può sbloccare il risultato di qualsiasi incontro da un momento all'altro. Insieme a lui, comunque, la Lazio ha tanti giovani di talento insieme a calciatori di grande esperienza".

Tra questi il suo connazionale Thomas Strakosha.
"È stato una rivelazione. Ragazzo di talento e serietà, che ama il calcio. È fra i migliori classe '95 d'Europa".

E il kosovaro Valon Berisha?
"Qualità e quantità a centrocampo. La Lazio ha acquistato un gladiatore, mi piace molto".

Come giudica il momento dei biancocelesti?
"Non stanno vivendo il loro miglior momento in generale, ma le vittorie contro Fiorentina e Parma hanno fatto respirare e ridato tranquillità all'ambiente. Penso che la Lazio sia la squadra sulla carta più forte del gruppo H di Europa League, anche più di Marsiglia ed Eintracht Francoforte".

Quattro anni sono lunghi, ma se le dico Lazio cosa le viene subito in mente?
"La Coppa Italia vinta nel 2013 contro la Roma, senza alcun dubbio. L’avventura alla Lazio mi ha dato tantissimo da tutti i punti di vista, ma alzare un trofeo, per di più con una vittoria contro la Roma, è stato impagabile".

Sente ancora qualcuno fra i suoi ex compagni?
"Certo. Sono davvero fortunato ad aver giocato in una piazza così importante. Sento spesso Tare, così come tanti ex compagni e amici lasciati a Roma".

Dalla Lazio al Napoli: stasera la squadra di Ancelotti cerca una nuova impresa europea contro il PSG. Che gara si aspetta?
"Fare risultato al Parc des Princes sarà assai complicato. Neymar e compagni sono letteralmente ossessionati dalla Champions e di solito, almeno nella fase a gironi, non ce n'è per nessuno. Allo stesso tempo, però, anche il Napoli di Ancelotti è forte e ha già dimostrato che può fare risultato contro chiunque. Paris Saint-Germain e Liverpool restano le favorite del gruppo C, ma può succedere ancora di tutto".

Parigi è un'altra tappa che per la sua carriera ha significato tantissimo.
"Assolutamente sì. Arrivai a Parigi nel 2000, ero ancora un ragazzino. Col PSG ho esordito nel calcio professionistico, ho fatto tre anni di prima squadra e vinto il mio primo titolo (Coppa di Francia, ndr). Ci sono ancora molto legato, anche se tanti non mi hanno mai perdonato il trasferimento al Marsiglia del 2005".

Dopo il ritiro dal calcio, invece, cosa fa oggi Lorik Cana?
"Una volta appesi gli scarpini al chiodo col Nantes nel 2016, mi sono dedicato alla mia associazione di beneficenza per promuovere il calcio tra i più piccoli in Albania e Kosovo. In più lavoro come analista tv nel mio Paese".

La rivedremo anche calcare di nuovo un rettangolo di gioco?
"Sto studiando per intraprendere un domani la carriera da allenatore o da dirigente. Mi piacerebbe molto misurarmi con questa nuova sfida, sicuramente non intendo lasciare il mondo del calcio".

Ci sarà spazio magari per un ritorno in Italia?
"Speriamo (ride, ndr)! In questo momento credo che sia necessario iniziare a lavorare in un campionato inferiore rispetto alle top cinque leghe europee. In futuro però chissà... A Roma sono stato benissimo".

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