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ESCLUSIVA TMW - Calderon: "Ronaldo-Juve, che peccato. Lo comprai io al Real"

di Giacomo Iacobellis
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Cristiano Ronaldo non è mai stato così lontano dal Real Madrid come in queste ore. Nove anni dopo la sua presentazione ufficiale, il cinque volte Pallone d'oro ha già comunicato al club di Florentino Pérez di volere una nuova sfida professionale. Sfida che potrebbe chiamarsi Juventus, della quale TuttoMercatoWeb ha parlato in esclusiva col presidente che portò CR7 a Madrid, Ramón Calderón. Fu proprio lui, ai vertici dei blancos dal 2006 al 2009, a definire infatti il suo acquisto dal Manchester United nel dicembre 2008 per l'estate successiva.

Calderón, dopo ben nove anni il ciclo a Madrid di Cristiano Ronaldo sembra giunto al termine. Un ciclo che fu proprio lei a iniziare.
"Proprio così. Trovammo l'accordo sia con Cristiano Ronaldo che col Manchester United già nel dicembre 2008, quando ero ancora presidente del Real, per portare il giocatore a Madrid a fine stagione. La trattativa fu ufficializzata solo in estate, ma era stata completamente realizzata e definita nei dettagli in quel momento. Così CR7 il 6 luglio 2009 fu presentato come nuova stella merengue da Florentino Pérez".

Fu difficile convincere Cristiano Ronaldo all'epoca?
"Nient'affatto. Lo stesso Cristiano fu decisivo nella trattativa: volle vestire la maglia dei blancos a tutti i costi, cercando allo stesso tempo un addio pacifico a un club per cui nutriva grande rispetto e ammirazione come il Manchester United. D'altronde, il Real offre a qualsiasi giocatore un'opportunità unica per raggiungere gli obiettivi più prestigiosi, tanto a livello di squadra come individuale. E questo aspetto pesa molto quando vai ad acquistare un top player. Sapevamo che Ronaldo era un calciatore eccezionale, che avrebbe potuto dare tanto al Real e, rispettando sempre i diritti dei Red Devils, iniziammo le negoziazioni fino a giungere a un accordo che soddisfava tutti".

Dopo aver vinto praticamente tutto col Real, Cristiano adesso può però salutare il Bernabéu.
"Se disgraziatamente Ronaldo dovesse andarsene da Madrid, lascerebbe un vuoto impossibile da colmare. Non si trova facilmente un campione che, oltre a partecipare in maniera decisiva al gioco della squadra, ti garantisce più di 50 gol a stagione. Ronaldo al Real sta facendo questo e molto altro da ormai nove anni, non ce lo dimentichiamo".

Infatti a Madrid c'è ancora chi spera che Cristiano possa cambiare idea. Tra problemi col Fisco, mancato rinnovo e nuove ambizioni, lei come si spiega il mal di pancia di CR7?
"Il discorso è ampio. Il presidente Florentino Pérez ha preso delle ottime decisioni per il Real in questi anni, ma ha il difetto di non raccogliere nel giusto modo le eredità che gli vengono lasciate da altri. È successa una cosa simile sia con Casillas che con Raúl, due leggende del madridismo, che non furono acquistate da lui e con le quali il suo comportamento ha lasciato molto a desiderare. Anche nel caso di Cristiano, non appena seppe del suo arrivo, Pérez provò a non rispettare e a modificare gli accordi presi da noi mesi prima. Da quel momento si è creato un conflitto col giocatore che non è mai stato superato, culminato quando Ronaldo ha capito che Florentino non lo valorizza come si dovrebbe".

Anche perché Florentino sembra aver già indicato da tempo il suo possibile sostituto: Neymar.
"È vero che Ronaldo ha un contratto in essere col Real, ma è umano che il miglior impiegato di un'azienda chieda un adeguamento economico. Ancora di più, dopo che è venuto fuori che il Real sarebbe disposto a pagare una cifra pari a 15 volte il suo stipendio per acquistare un altro giocatore (Neymar, ndr), offrendogli il doppio dell'ingaggio di CR7. Mi auguro che alla fine Florentino Pérez possa tornare sui suoi passi e convincere Cristiano a giocare ancora con noi. La squadra, i soci e i tifosi gliene sarebbero davvero grati".

E se invece, come sembra, il futuro di Ronaldo dovesse essere alla Juventus?
"Per storia, tradizione, tifosi e gestione, la Juventus ha conquistato da parecchio tempo il diritto di essere considerata una delle grandi del calcio mondiale. Per questo non sarebbe affatto strano se, qualora alla fine dovesse lasciare il Real, Cristiano scegliesse i bianconeri. Se ciò accadrà, la Juve sarà senza dubbio una squadra molto fortunata".

Quanto migliorerebbe la Juve con Cristiano Ronaldo?
"Moltissimo. Questo acquisto le permetterebbe di consolidare ulteriormente la sua superiorità in Serie A e le darebbe una marcia in più anche in Champions League. Ronaldo è una grandissima opportunità di mercato, sono tantissimi i club che vorrebbero averlo".

Anche a 33 anni e mezzo?
"Certamente. Cristiano è insostituibile e non può essere paragonato a nessuno nel calcio attuale. Al suo talento, alla sua tecnica e alle sue condizioni fisiche si unisce infatti il desiderio permanente di superare sempre l'irraggiungibile. Nella mia lunga vita nel mondo del calcio ho conosciuto davvero pochi giocatori che, nonostante il loro infinito palmarès, mantengono l'ambizione e l'ossessione di allenarsi sempre al massimo per continuare a essere i migliori, per superarsi ogni giorno, per tagliare nuovi traguardi e battere nuovi record. Sono convinto che tutto questo consentirà a Ronaldo di andare avanti allo stesso livello mostrato fino ad oggi per almeno altri quattro o cinque anni".

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