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...con Foschi

di Alessio Alaimo
Palermo, oggi bella occasione. Tifosi, torniamo grandi insieme. Rinnovi, lavoriamo. Zamparini, chiamata a Marotta prova di ambizione. Gattuso, che passione! Mourinho ridicolo, reazione esagerata
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© foto di Andrea Ninni/Image Sport

Scontro al vertice in Serie B. Palermo-Pescara per la testa della classifica. “Siamo arrivati all’undicesima di campionato con una media punti incedibile. Ci piacerebbe continuare questa corsa nell’alta classifica. È una partita difficilissima, uno scontro diretto ma riferito a questo momento. Sarebbe uno scontro diretto vero se fossimo quasi alla fine, in ogni caso vogliamo migliorare la nostra classifica. E quella di stasera è un’occasione per fare un bel risultato”, dice a TuttoMercatoWeb il direttore dell’area tecnica rosanero, Rino Foschi.

Il Pescara è una delle squadre rivelazione.
“Come società sono partiti per fare benissimo, con tanta umiltà. Ma si sono già scoperti e si è già visto che sono competitivi e hanno un grande centrocampo. Noi, forse, siamo più completi in tutti i reparti”.

Machin il pezzo pregiato di casa Pescara.
“In B ci sono tanti giovani che ambiscono alla A. Il Pescara aveva un certo Verratti che lo hanno snobbato un po’ tutti, io lo avevo cercato a Padova. Machin ha qualità, come tanti altri”.

Puscas intanto raccoglie soddisfazioni su soddisfazioni. Gol e un’altra convocazione in Nazionale.
“Puscas è un veterano della categoria ma lo considero giovane, siamo una squadra navigata. E sono contento che stia facendo bene. Deve continuare così”.

La partita del Palermo capita in contemporanea con Milan-Juve. Si aspetta affluenza allo stadio?
“Me l’aspetto ma penso sia un sogno. Vedo che c’è molta distanza rispetto a quello che vorrei. Stasera giochiamo una partita importantissima, ma non vedo quanto vissuto negli anni passati. C’è una contestazione strana che da direttore del Palermo e palermitano acquisito non condivido. Se penso che ci sono squadre fallite e retrocesse che fanno m dodicimila persone allo stadio e noi ci giochiamo il primato con poche persone, davvero, è una cosa che non concepisco. Vorrei tutti i palermitani allo stadio, per trascinare la squadra. Come i vecchi tempi. Per tornare grandi, insieme”.

Da Jajalo a Struna, passando per Rispoli e Aleesami. Come procedono le trattative per i rinnovi?
“Si lavora senza fare troppa pubblicità. Non voglio fare ricatti o processi, i contratti fanno parte del calcio. Ci sono tanti campioni a scadenza e non se ne parla così tanto. Qui c’è un gruppo serio, tutti lottano per una maglia da titolare. La volontà di continuare insieme ci deve essere se si trovano gli accordi. Un professionista serio lavoro sia a scadenza che con il contratto. Le cose vanno gestite con grande professionalità e io ho a che fare con un gruppo di professionisti”.

Stasera, dicevamo, c’è anche Milan-Juve. Gattuso lotta sempre col fantasma di un altro allenatore. La Juve deve cancellare la sconfitta in Champions.
“Gattuso sta lottando per avere un certo tipo di credibilità. Sembra che sia sempre sulla graticola, fare bene sarebbe un segnale per dare continuità. Ha passione, grinta, ama il suo lavoro. Alla lunga verrà premiato. La Juve ha dimostrato di essere competitiva a tutti i livelli. Le partite sono tutte diverse. La sconfitta in Champions è stata... un colpo di culo di Mourinho, non è una tragedia. Moralmente la Juventus avrebbe meritato di piu”.

A proposito di Mourinho: vista la risposta alle provocazioni dei tifosi della Juve?
“È sempre scusato per il carattere, ma non era quella la serata per fare un’uscita del genere. Sono sceneggiate che si poteva risparmiare perché la partita l’ha vinta a cinque minuti della fine e con fortuna. Se avesse vinto in modo diverso allora si, lo sfogo sarebbe stato accettabile. Ma vincendo a pochi minuti dalla fine, in quel modo, avrebbe potuto evitare quei gesti. È stato ridicolo”.

Cavani e il ritorno a Napoli, ci crede?
“Poco, davvero. Perché metto insieme tante cose. Ha un costo pesante, lo sarebbe anche per la Juve. Non so fino a che punto tornerebbe a Napoli.... non la vedo una cosa facile. Se mi dicessero Cavani alla Juve o all’Inter magari ci crederei di più, ma a Napoli no. È andato via da campione, difficile che torni”.

Direttore, ma davvero Zamparini ci ha provato per Marotta? Avete già lavorato insieme...
“Zamparini con quelli bravi ci prova sempre. Io e Marotta abbiamo già lavorato a Ravenna, siamo amici di infanzia. Il primo corso da manager lo abbiamo fatto insieme, eravamo compagni di banco ed era più bravo di me. Si vedeva già che era di un’altra categoria”.

Il tentativo per Marotta è un segnale di ambizioni importanti.
“Tra Marotta e Zamparini c’è un rapporto bellissimo da tanto tempo. Il tentativo di portarlo al Palermo è la prova concreta che Zamparini non vuol dare in mano la società a chiunque. Se Zamparini cerca Marotta vuol dire che intende dare continuità e non cede la società alla prima persona che capita. Io se fossi un palermitano sarei felice di sapere che Zamparini ha provato a portare Marotta al Palermo”.

Il futuro di Marotta, però, forse, sarà all’Inter.
“Per l’Inter sarebbe un grande colpo. Significherebbe fare un grandissimo colpo di mercato. Ci sentiamo sempre, siamo amici. Non mi ha detto se andrà all’Inter. Per me i nerazzurri, se lo prendessero, farebbero un affare importantissimo”.

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