archivio
Menù Notizie

Claudio Nassi: sogno un master con Pradé

di Redazione TMW
Fonte: Claudionassi.com
Foto

Desideravo parlare di Allegri e della Juventus che aveva spiazzato a Londra il Tottenham, cambiando la squadra nell'ultima mezzora, quando giovedì mi ha telefonato Daniele Pradè, il responsabile dell'area tecnica dell'amata Sampdoria, per dire che stavolta non era d'accordo con Stazione di Sosta. Parlavo di un suo amico, Tare, il D.S. della Lazio, e ne condividevo il modo di operare. Mi era piaciuto soprattutto il fatto che non si circondasse di troppe persone: un collaboratore per i dati, uno per la clip dei calciatori e uno per l'analisi degli avversari. Poi nessun osservatore e tanti amici sparsi per il mondo disposti a segnalare.

Mi ha fatto tornare a quando facevo il mestiere. Ero disposto a pagare solo per errori miei e non per quelli di altri. Conoscevo a memoria il compito: allenare il presidente, migliorare l'immagine della società, far quadrare i conti e ottenere risultati. Ho avuto fortuna e soprattutto grandi presidenti, altrimenti le cose sarebbero cambiate, come poi ho constatato. D'accordo, ma il calcio mi si dice sia mutato. Si lavora in équipe. Il marketing, il merchandising, i procuratori e non so che cos'altro la fanno da padrone, senza contare che i presidenti mettono bocca in qualsiasi cosa. Lo so. Ho trovato uomini di valore, ma tutt'altro che facili. Però intelligenti, in grado di giudicarti a prima vista. Entravo subito in sintonia, ma se sbagliavo non avevo il tempo di correggere il tiro. Credo ce ne fosse uno peggio di me: Riccardo Sogliano. Non era controllabile. Probabilmente esagerava, ma capiva di calcio. E poiché tutto dipende dalla partita della domenica e dalle dinamiche di mercato, aveva in mano la leva del cambio. La conclusione era la stessa: se mi lasci lavorare come si deve, bene, altrimenti arrivederci e grazie.

Potrei continuare con dovizia di particolari, ma preferisco parlare di quello che non sono riuscito a fare: un master per manager, per rendere al calcio qualcosa del tanto che mi ha dato. Sarebbe stata una trasmissione di esperienze, dalla quale anch'io sarei uscito arricchito. Ho tutto pronto dal 2004. Sedici le materie. A illustrarle i docenti più qualificati. Porterebbe il nome più illustre, quello di Artemio Franchi, e il patrocinio della Fondazione. Durata 6 settimane per 168 ore, aperto a non più di 40 persone tra D.G., D.S., segretari, procuratori, dirigenti, laureati, diplomati, atleti e consulenti. Ne ho parlato con università importanti, ma ho trovato ostacoli insormontabili. Volevano che il 60% dei docenti fosse loro. Dicono per statuto. Ma oltre Informatica e Lingue non potevo concedere, altrimenti non sarebbe stato quello pensato. L'obiettivo era semplice: migliorare la preparazione dei manager per ridurre i costi e ottimizzare i ricavi dell'"azienda calcio". Quindi arricchire il bagaglio di conoscenze e formare chi è alla prima esperienza, privilegiando sempre l'aspetto pratico, indispensabile per un dirigente. Niente a che spartire con i tanti che fanno in Italia o con la Escuela de Estudios Universitarios Real Madrid. Quindi se l'evento si fosse verificato e Pradè avesse partecipato, con molte probabilità, alla fine, ci saremmo trovati d'accordo.

Altre notizie
Lunedì 31 Dicembre 2018
23:52 2018 Monaco, Acuña obiettivo numero di Henry 23:45 2018 Il Real Madrid pesca in Italia: nel mirino Icardi e Piatek, ma non solo 23:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Fascetti: "Lazio, il bilancio è positivo. Milinkovic si è svegliato" 23:38 2018 Bayern Monaco, Lewandowski: "Potrei chiudere qui la carriera" 23:31 2018 Empoli, La Gumina ko. Rinuncia alle vacanze per il percorso di recupero
23:24 2018 Pescara, Sebastiani: "Può arrivare una punta. Vorrei un altro Del Grosso" 23:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Canuti: "Inter, in Europa serve migliorare. Per ora il voto è sette" 23:17 2018 Barcellona, si allontana De Ligt: ritenute eccessive le richieste olandesi 23:10 2018 Pisa, Cernigoi finisce nel mirino della Dinamo Bucarest 23:03 2018 Sicula Leonzio, Torrente vuole Cuppone a gennaio 23:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Berni: "Viola, bilancio mediocre. La squadra è modesta" 22:56 2018 Romeo: "Voglio dimostrare di essere uno dei più forti" 22:49 2018 Roma, Manolas: "Il miglior acquisto per me è Kluivert, diventerà grande" 22:42 2018 Pres. Perugia: "Girone d'andata soddisfacente. Ma non sono appagato" 22:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Cuccureddu."Juve, parlano i numeri. CR7 esempio per tutti" 22:35 2018 Inter, Gabigol tra West Ham e Flamengo: i nerazzurri vogliono 20 milioni 22:28 2018 Ag. De Boer: "Negli Stati Uniti non mettono fretta agli allenatori" 22:21 2018 Inter, Politano: "Un 2018 meraviglioso, ma il meglio deve ancora venire" 22:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Pauluzzi: "Voto 10 al 2018 dei Bleus, Deschamps il segreto" 22:14 2018 Udinese, Felipe Vizeu via dopo 26 minuti. C'è l'offerta del Gremio 22:07 2018 Pescara, Fornasier idea per la difesa del Foggia 22:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Mineo: "Messi, 2018 a due facce: 9 col Barça, 5 in Nazionale" 21:54 2018 Pro Vercelli, Germano finisce nel mirino della Cremonese 21:47 2018 Ag. Dendoncker: "Non ne ho parlato con Monchi, Nzonzi profilo simile" 21:41 2018 Teramo, Bacio Terracino nel mirino di Cosenza, Foggia e Livorno 21:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Caires: "CR7 meglio di Modric, meritava il 6° Pallone d'Oro" 21:34 2018 Parma, Dezi: "La Serie A il momento più bello, poi il buio, il periodo difficile" 21:27 2018 Monza, non solo Chiricò dal Lecce. I brianzoli puntano anche Armellino 21:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Buskulic: "Modric, Pallone d'Oro giusto. Ma non è da 10" 21:14 2018 UFFICIALE: Porto, l'esterno Ruben Macedo in prestito al Chaves