archivio
Menù Notizie

Claudio Nassi: Ma Sacchi?

di Redazione TMW
Fonte: Claudio Nassi.com
Foto

A me hanno insegnato tutto. Sono sempre stato curioso, ho ascoltato e cercato di imparare ovunque. Nel '78 alla Pistoiese ho cominciato a lavorare con lo psicologo, ma sapevo che la nazionale brasiliana l'aveva al seguito nel '58 in Svezia, quando vinse il primo Mondiale. Nello stesso anno cominciai a fare lo scout nel calcio, ma per il basket, che molto mi ha insegnato, era la prassi. Nell''82 fui il primo a fare il procuratore in Italia, ma cercavo di ripetere quello che Mc Cormack e Donald Dell facevano negli USA con i campioni del tennis e del golf. Nell''84 a Perugia si andava in campo col computer e l'allenatore, alla fine del primo tempo, aveva i dati relativi ai suoi e agli avversari, ma per il basket era normale. Poi, non so come, mi è capitato di acquistare o far acquistare il meglio che c'era in circolazione dal '78 al '90, da Salsano, non ancora 14enne, a Dossena, Pellegrini, Renica, Vierchowod, Mancini, Galia, Pari, Mannini, Vialli, Berti, Baggio e Van Basten, di cui conservo incorniciato il preliminare di contratto. Mi piace ricordare che il più vecchio aveva 23 anni e, con i giovani, mi hanno insegnato, non si rimette mai. Ah, stavo per dimenticare il 21enne Redondo. Alla sera a casa del Presidente, con Cosentino e Menotti, era tutto concluso e al mattino non più. Per Mancini e Vialli era lento. Gli preferirono Mikhailichenko. Ma sono riuscito a tanto grazie al fatto di avere Presidenti Melani, Mantovani, Ghini e Pontello, che mi avevano dato carta bianca. Ho avuto il piacere di stare a contatto con uomini che conoscevano il calcio, con i quali confrontarsi e accrescere il proprio bagaglio. Ricordo Ellena, Santos, Bearzot, Lucchi, Boniperti, Valcareggi, Liedholm, Sandro Vitali, Riccardo Sogliano, Biagiotti, Favini, Clagluna, Fascetti e altri, che mi hanno fatto credere di capire qualcosa.

Ma questo viene a cadere quando sento parlare o leggo Sacchi. Eppure di lui so quasi tutto. Una volta andai anche a trovarlo in ritiro col Milan a Forte dei Marmi. Evitai la visita a Milanello. Dai comportamenti della squadra ebbi spiegazione di tutto. Non ce l'ho con l'Arrigo allenatore, ma con coloro che l'hanno seguito, pensando che a vincere fossero gli schemi. La penso diversamente. A 40 anni ebbi un'illuminazione da un mio calciatore. Mi spiegò che a decidere erano quelli che scendevano in campo. Conosco anche una frase di Alfredo Di Stefano, "Conta il talento, non l'allenatore", e il suo Real Madrid dava spettacolo. E non dimentico quella di Van Basten: "Di dieci allenatori che ho avuto, uno mi ha insegnato qualcosa (e questo è Cruyff), tre non hanno lasciato il segno e sei hanno rischiato di rovinarmi". Qualcuno aggiunge che in passato si leggevano i tabellini con i nomi dei calciatori, ma non c'era quello dell'allenatore. Un caso? Ecco perché quando sento dire da Arrigo che si pensa solo a vincere e non a un calcio di coraggio, bellezza ed emozione, oppure che dedicava poco tempo alla tecnica individuale e la allenava mentre educava il gioco di squadra, vado in paranoia, perché, nonostante i tanti maestri e la veneranda età, non ho ancora capito nulla. Non rimane allora che invitarlo a Lady Radio per spiegare agli ascoltatori come si può continuare a vincere senza giocar bene, perché chi vince così - aggiunge - non lascerà idee da ricordare, ma solo vittorie. Dopo aver detto che non credo ancora a ciò che ho letto, domando come sia possibile che negli USA, dove hanno inventato lo sport professionistico, esista un dogma: "Non conta vincere, ma solo vincere". Arrigo, mi raccomando, vieni a spiegarcelo!

Altre notizie
Lunedì 31 Dicembre 2018
23:52 2018 Monaco, Acuña obiettivo numero di Henry 23:45 2018 Il Real Madrid pesca in Italia: nel mirino Icardi e Piatek, ma non solo 23:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Fascetti: "Lazio, il bilancio è positivo. Milinkovic si è svegliato" 23:38 2018 Bayern Monaco, Lewandowski: "Potrei chiudere qui la carriera" 23:31 2018 Empoli, La Gumina ko. Rinuncia alle vacanze per il percorso di recupero
23:24 2018 Pescara, Sebastiani: "Può arrivare una punta. Vorrei un altro Del Grosso" 23:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Canuti: "Inter, in Europa serve migliorare. Per ora il voto è sette" 23:17 2018 Barcellona, si allontana De Ligt: ritenute eccessive le richieste olandesi 23:10 2018 Pisa, Cernigoi finisce nel mirino della Dinamo Bucarest 23:03 2018 Sicula Leonzio, Torrente vuole Cuppone a gennaio 23:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Berni: "Viola, bilancio mediocre. La squadra è modesta" 22:56 2018 Romeo: "Voglio dimostrare di essere uno dei più forti" 22:49 2018 Roma, Manolas: "Il miglior acquisto per me è Kluivert, diventerà grande" 22:42 2018 Pres. Perugia: "Girone d'andata soddisfacente. Ma non sono appagato" 22:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Cuccureddu."Juve, parlano i numeri. CR7 esempio per tutti" 22:35 2018 Inter, Gabigol tra West Ham e Flamengo: i nerazzurri vogliono 20 milioni 22:28 2018 Ag. De Boer: "Negli Stati Uniti non mettono fretta agli allenatori" 22:21 2018 Inter, Politano: "Un 2018 meraviglioso, ma il meglio deve ancora venire" 22:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Pauluzzi: "Voto 10 al 2018 dei Bleus, Deschamps il segreto" 22:14 2018 Udinese, Felipe Vizeu via dopo 26 minuti. C'è l'offerta del Gremio 22:07 2018 Pescara, Fornasier idea per la difesa del Foggia 22:00 2018 ESCLUSIVA TMW - Mineo: "Messi, 2018 a due facce: 9 col Barça, 5 in Nazionale" 21:54 2018 Pro Vercelli, Germano finisce nel mirino della Cremonese 21:47 2018 Ag. Dendoncker: "Non ne ho parlato con Monchi, Nzonzi profilo simile" 21:41 2018 Teramo, Bacio Terracino nel mirino di Cosenza, Foggia e Livorno 21:40 2018 ESCLUSIVA TMW - Caires: "CR7 meglio di Modric, meritava il 6° Pallone d'Oro" 21:34 2018 Parma, Dezi: "La Serie A il momento più bello, poi il buio, il periodo difficile" 21:27 2018 Monza, non solo Chiricò dal Lecce. I brianzoli puntano anche Armellino 21:20 2018 ESCLUSIVA TMW - Buskulic: "Modric, Pallone d'Oro giusto. Ma non è da 10" 21:14 2018 UFFICIALE: Porto, l'esterno Ruben Macedo in prestito al Chaves