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Cerruti: "La Roma rischia di essere imbrigliata dalla Spal"

di RMCSport Redazione
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Alberto Cerruti, opinionista RMC Sport, all'antivigilia di Juventus-Napoli e in vista della lotta Champions e salvezza della nostra Serie A. In studio Francesco Benvenuti e Dario Ronzulli.
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Alberto Cerruti, giornalista de 'La Gazzetta dello Sport' e opinionista di RMC Sport, in apertura del suo intervento all'interno del Live Show ha commentato così l'addio di Wenger all'Arsenal: "Poteva fare di più? Sinceramente si. Io nel 2006 ho assistito alla finale con il Barcellona, vinsero gli spagnoli e da allora l'Arsenal non è più arrivato in una finale di Champions e non è più stato a grandi livelli. Faccio i complimenti agli inglesi che hanno difeso Wenger, gran signore, però sinceramente credo che i risultati non siano stati pari alle attese di questa squadra e della grandissima tifoseria dei Gunners".

Quella di Wenger sarà l'ultima grande dinastia di un allenatore sulla panchina di un club?
"Io penso proprio di si perché i tempi cambiano, c'è più fretta in tutto il mondo. Gli Inglesi hanno più pazienza di noi, c'è una mentalità diversa, magari si potrà arrivare a 10 anni ma 22 anni sinceramente mi sembra di escluderlo. Credo che Wenger sia stato l'ultimo caso di una dinastia irripetibile".

La Juve ha la capacità di poter variare moduli ed interpreti con continuità. Il Napoli di solito segue sempre lo stesso spartito. Sarà sufficiente per i partenopei o ci sarà bisogno di qualche variazione?
"Lo spartito non è sufficiente, come non è stato sufficiente nella gara di andata e neanche negli ultimi anni con Sarri allenatore. Il Napoli deve soltanto cercare di essere più concreto, di non sbagliare le occasioni che avrà a disposizione, perché sicuramente ne avrà, e soprattutto cercare di essere attentissimo in difesa. Perché ancora una volta, come succede da dieci anni a questa parte, la prima in classifica è la squadra con la difesa migliore. Nonostante il Napoli abbia dieci punti in più dell'anno scorso e sia sicuramente migliorato, però ha incassato più gol della Juventus. Quindi questo vuol dire che ancora questa squadra deve ulteriormente migliorare".

In caso di vittoria dello Scudetto in casa Juventus ci sarebbe bisogno di una mini rivoluzione per dare nuovi stimoli, oppure vedi ancora una base importante di ripartenza?
"Io credo che si debba sempre migliorare. Anche quando si vince bisogna dare nuovi stimoli. Questa Juve ha vinto 6 scudetti consecutivi con 2 allenatori e con tanti giocatori cambiati. Soprattutto in prospettiva Champions questa squadra va rinforzata. Va rinforzata in difesa, perché Buffon sta lasciando, Chiellini e Barzagli non sono eterni. Va rinforzata secondo me anche in mezzo al campo. Comunque finisca la stagione la Juventus deve pensare di rinforzarsi".

Sei d'accordo con Allegri quando dice che comunque vada la partita con il Napoli non sarà decisiva e il campionato dovrà ancora dire tanto?
"E' chiaro che non si decide nulla questa domenica, perché il campionato si deciderà quando ci sarà l'aritmetica, però è evidente che se la Juventus batte il Napoli campionato è deciso. Io mi sento di escludere che dopo aver battuto il Napoli a Torino poi la Juventus perda il campionato. Se non è decisivo poco ci manca".

C'è il rischio che la Roma possa essere imbrigliata dalla Spal, come successo alla Juventus?
"Il rischio c'è, perché la Spal ha già fermato la Juventus, ha debuttato in campionato con un pareggio sul campo della Lazio che già fu una sorpresa. La Spal è una squadra che ha la migliore difesa delle ultime quattro, questo conta, e dall'altra parte c'è la Roma che non è abituata a correre su due fronti come la Juventus. E' in una semifinale di Champions dopo 34 anni ed è quindi comprensibile che ci sia un inconscio rilassamento e un pensiero alla partita di Liverpool. Non a caso pare che Dzeko rimanga fuori, quindi questo rischio per le condizioni della Spal e per il momento della Roma esiste".

Un turno di campionato dove nella lotta per non retrocedere c'è la sfida tra Udinese e Crotone. Una sconfitta potrebbe non far più riprendere i friulani?
"Per l'Udinese siamo sull'orlo di una crisi di nervi, se non oltre. Perché 10 sconfitte consecutive non ci sono mai state nella storia di questa squadra. All'inizio di gennaio sognava addirittura un posto in Europa. Se dovesse perdere in casa contro il Crotone probabilmente non basterebbe nemmeno l'esonero di Oddo. Il caso dell'Udinese deve far riflettere perché spesso i cambi degli allenatori nascondono poi degli errori commessi dalla società. Il Milan ha fatto bene con Gattuso al posto di Montella ma è sempre al sesto posto, come lo era l'anno scorso. Al contrario la Spal che non ha cambiato allenatore potrebbe salvarsi. Quindi la crisi dell'Udinese coinvolge tutti, non solo Oddo, coinvolge soprattutto la società".

Nella prossima stagione vedremo nuovamente Sarri e Allegri sulle stesse panchine? Pensando ad un Sarri via da Napoli invece lo vedi un profilo giusto per la Premier?

"Penso che rivedremo Allegri e Sarri, però è una sensazione non ho elementi concreti in mano. Forse è più facile che rimanda Allegri rispetto a Sarri. Mi chiedo come Sarri possa adattarsi al campionato inglese con una mentalità diversa, quando si giocano partite di Europa League il giovedì e poi la domenica e lui si lamenta di tutto, degli orari. Credo che i suoi atteggiamenti non sarebbero tollerati come lo sono invece in Italia".

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