Caserta: "Catania, ricordi bellissimi. Ma c'è chi mi considera un traditore"
Il tecnico della Juve Stabia Fabio Caserta ha parlato a La Gazzetta dello Sport della sfida contro il Catania, la squadra dove ha vissuto le migliori stagioni della sua carriera: “Purtroppo c’è stato chi all’interno della società, mi ha fatto passare per un traditore dopo, ma io non ho tradito nessuno. Semplicemente mi hanno voluto vendere. E il fatto che io sia andato al Palermo non mi è stato perdonato dai tifosi. Sono tornato lo scorso aprile al Massimino, la partita è finita 0-0 e purtroppo il clima era pessimo, è stata una giornata difficile. Stavolta se non altro giochiamo in casa. Dell'esperienza al Catania ho ricordi bellissimo, sono stato benissimo vivendo tre stagioni stupende che mi hanno lanciato nel grande calcio. Con Pasquale Marino in panchina, abbiamo conquistato prima la promozione in Serie A e poi la salvezza.
Palermo?Sono stato bene anche li, ho esordito in Coppa Uefa, ma il rendimento non fu quello di Catania, a cui comunque segnai in un derby poi perso. Juve Stabia? Sono arrivato da calciatore con la squadra in B e sono stato capitano. Ma quello che più conta per me sono i rapporti umani e quando è morto mio fratello tutti mi sono stati vicino. - continua Caserta – L'allenatore preferito? Marino mi ha dato tanto, ma scelgo Conte. L’ho avuto all’Atalanta, non è stata una bella stagione per lui, eppure si vedeva che era un predestinato. Aveva una marcia in più”.