Boca, Perez: "Non giocherò in un campo dove rischio di essere ucciso"
di Simone Bernabei
Il capitano del Boca Juniors Pablo Perez ha parlato all'uscita dall'ospedale dopo un controllo all'occhio feirto durante l'assalto dei tifosi del River Plate al pullman degli Xeneizes: "E' una vergogna ciò che è successo. Ho una moglie e tre figlie, la maggiore mi ha abbracciato in lacrime quando sono tornato a casa. Non si può giocare in scenari del genere, cose così non devono più succedere. Non posso giocare in uno stadio in cui non mi assicurano la dovuta sicurezza. Cosa sarebbe successo se avessimo giocato e vinto? Chi mi avrebbe fatto uscire dal Monumental? Se la gente impazzita prima della partita, immaginate dopo in caso di sconfitta. Mi avrebbero ucciso. Non giocherò in un campo dopo posso morire".
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