Barella, Cristante e Pellegrini: futuro da big e da protagonisti in azzurro
Nicolò Barella, Byan Cristante, Lorenzo Pellegrini: bravi, giovani, italiani. Nel periodo più triste per il pallone nostrano, le prestazioni offerte in campionato dai centrocampisti di Cagliari, Atalanta e Roma confortano e lasciano ben sperare in vista di un futuro in cui la Nazionale dovrà ripartire da zero e affidarsi alle nuove leve. Una rivoluzione che potrebbe partire dalla zona nevralgica, vero punto debole degli ultimi corsi azzurri: Verratti a parte, l'Italia ha espresso pochissimi giocatori di talento in mezzo al campo.
Gasperini è riuscito a compiere l'ennesimo miracolo, rivitalizzando un giocatore che sembrava essersi perso anche a causa di un carattere difficile da gestire. A Bergamo Cristante è diventato il faro della manovra, un elemento indispensabile in grado anche di realizzare gol pesanti: nove reti in 26 presenze totali testimoniano la bontà del lavoro del tecnico di Grugliasco, che ha permesso al ragazzo cresciuto nelle giovanili del Milan di mostrare finalmente tutto il suo potenziale.
Nella breve (sin qui) carriera di Lorenzo Pellegrini, invece, è stato fondamentale Eusebio Di Francesco: a Sassuolo è diventato grande, a Roma sta pian piano conquistando tutti grazie alla fiducia concessagli dal mister pescarese. Tante presenze, anche in Champions, a testimoniare una crescita esponenziale che lo porterà sicuramente a diventare titolare indiscusso in maglia giallorossa e protagonista in Nazionale.
Più acerbo ma già uomo-mercato è il numero 18 del Cagliari: Barella ha impressionato tutti per personalità e dinamismo, diventando subito indispensabile per la formazione sarda. Classe 1997, già 59 presenze in Serie A, gioca come un veterano anche se spesso si lascia trasportare dalla frenesia e dalla voglia di "spaccare il mondo" tipica dei ventenni, incorrendo un po' troppe volte nelle sanzioni discplinari. Atteggiamenti sopra le righe da limitare, per diventare il perno di una big in un futuro non troppo remoto.