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Albinoleffe, Marcolini si presenta: "Capiamo chi siamo e ci tireremo fuori"

di Daniel Uccellieri
Fonte: tuttoc.com
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Giorno di presentazione per Michele Marcolini, nuovo allenatore dell'Albinoleffe: "La chiamata arrivata dal direttore Giacchetta lunedì mattina mi ha fatto molto piacere. Vengo da una scottatura non indifferente, perché partire per un campionato di Serie B e perderlo così è destabilizzante. Ma a me piace affrontare le situazioni di petto. Ero alla ricerca di una società che mi desse la possibilità di lavorare in un certo modo e l'ho trovata nell'Albinoleffe. un club serio, sano, dove c'è attaccamento al posto di lavoro e strutture fuori categoria. La squadra la conoscevo, l'ho incontrata più di una volta. Ha buone potenzialità ed è stata ben allenata da mister Alvini, che è un amico. Purtroppo il calcio a volte è strano e non sempre, nonostante si lavori bene, si ottengono risultati. Penso che questo sia accaduto all'Albinoleffe quest'anno. Sta a me cercare la chiave, l'episodio, uno sviluppo che porti i ragazzi a ritrovare quello di cui hanno bisogno per riuscire a fornire prestazioni di alto livello, così come hanno fatto poco tempo fa. Mister Alvini mi ha lasciato una squadra in salute, organizzata, che sa quello che deve fare. Io cercherò di puntare su quei concetti che ritengo importanti, speriamo sia la chiave giusta per tornare a correre veloci".

"Io credo nell'interpretazione del momento, le mie squadre sono sempre state equilibrata e questo è quello che voglio cercare di portare anche qui a Bergamo. Non credo che mettendo quattro attaccanti porti migliorie in fase offensive. Bisogna puntare a curare il dettaglio, dare una mentalità offensiva, far sempre male appena se ne ha la possibilità. In Serie C la percentuale di errori è piuttosto alta, dobbiamo sfruttare queste situazioni. A prescindere dai numeri, è questa la mentalità che voglio inculcare ai ragazzi.

La classifica è corta, c'è equilibrio e l'episodio può determinare il risultato. Son parole scontate, ma è la verità. Sta a noi non concedere l'episodio all'avversario. Quel che è sicuro è che andremo ad affrontare una squadra in grande forma, nonostante venga da una sconfitta. Il loro è un bell'ambiente, ed è subito una prova di maturità per i ragazzi. Meglio così, perché non c'è bisogno di stimolare più di tanto questi ragazzi. Sabato sarà una gara che ci chiama ad una prestazione di un certo spessore. Iniziare da Fermo è una situazione in più per capire che tipo di squadra e che ragazzi ho. Finora li ho visti da avversari ed in video, da sabato capirò il peso specifico di ognuno.

L'Albinoleffe è un club che è amato dal suo presidente, e quando una persona dà tanto ad un progetto è giusto che pretenda tanto. Anche quando ci siamo incrociati da avversario, è sempre stato presente per la squadra. In passato mi ha apprezzato la sua stima quando ero giocatore, spero apprezzi anche il Marcolini allenatore. La squadra come l'ho trovata? E' giusto che si cerchi di capire chi siamo e cosa dobbiamo fare, prima lo faremo, prima riusciremo a tirarci fuori. Resta una squadra molto organizzata e tengo a sottolineare i miei più sinceri complimenti per il lavoro fatto da Massimiliano Alvini. L'Albinoleffe ha sempre espresso un buon calcio, raccogliendo meno di quanto avrebbe meritato.

Un parallelo col Chievo? Ci sta, sono due club piccoli che si sono imposti nel professionismo con l'organizzazione e non con spese pazze, senza voli pindarici, che si sono creati un'identità attraverso il lavoro".

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