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Alberto Cerruti: “5 motivi per cui il Milan può vincere la Coppa Italia”

di Redazione TMW
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Il Milan non parte favorito nella finale di coppa Italia contro la Juventus, perché la squadra di Allegri è più forte di quella di Gattuso. Nel calcio, però, non sempre vincono i più forti, soprattutto in una partita e a maggior ragione in una finale. E allora proviamo a capire, attraverso cinque validi motivi, perché il Milan può, e deve, credere di tornare a sollevare la coppa Italia, dopo quel lontano successo del 2003, quando Gattuso giocava e Ancelotti era in panchina.

Il primo motivo è legato all’ultimo confronto tra Milan e Juventus, il 31 marzo scorso a Torino, quando Bonucci firmò di testa il gol dell’1-1 che pareggiò la rete iniziale di Dybala. Sembrava una serata di festa e invece si rivelò stregata, perché Calhanoglu colpì la traversa e poi Cuadrado e Khedira firmarono un severo 3-1, che non rispecchiò l’andamento della partita. Per un’ora abbondante, infatti, il Milan spaventò la Juventus giocando alla pari. E proprio quel fresco ricordo è un’iniezione di fiducia importantissima.

Il secondo motivo è legato al ritorno di Romagnoli, che Gattuso ha saggiamente risparmiato nel finale contro il Verona. Il difensore quest’anno ha dimostrato di avere raggiunto la maturità che fa rima con continuità e al fianco di Bonucci è diventato un punto fermo della squadra, indispensabile per fermare gli attaccanti bianconeri.

Il terzo motivo è legato al ritorno al gol di Cutrone, il miglior attaccante del Milan, già a quota 8 al suo primo campionato in serie A. Anche se Gattuso gli ha concesso meno spazio ultimamente, nel tentativo di recuperare Kalinic e Silva, Cutrone a 20 anni ha dimostrato di meritare un posto da titolare nel Milan del presente e del futuro. E siccome i gol sono la medicina migliore, la rete realizzata contro il Verona può essere la spinta decisiva per Cutrone, cui il Milan deve questa finale di coppa, perché era stato lui a regalare una fetta di qualificazione nel derby di fine dicembre.

Il quarto motivo è legato al precedente di un anno e mezzo fa, quando il Milan ha sollevato l’ultimo trofeo della gestione Berlusconi-Galliani, a Doha. Era in palio la Supercoppa italiana e la squadra, allora guidata da Montella, riuscì a fermare la Juventus sul pareggio, vincendo poi ai rigori. Perché il bello di una finale è proprio questo. Si può vincere anche pareggiando dopo due ore come fece l’Italia nel 2006, con Gattuso in campo, quando conquistò l’ultimo mondiale battendo la Francia di Zidane da dischetto.

Infine c’è un quinto motivo, legato alla condizione fisica che nel calcio è importantissima, specie a fine stagione. Sabato scorso, contro il Verona, il Milan ha dimostrato di avere ancora tanta benzina nel serbatoio, mentre la Juventus contro il Bologna è apparsa in riserva. Senza contare le diverse motivazioni, perché questa coppa conta più per i rossoneri che per i bianconeri. Il Milan vuole tornare in Europa, senza rischiare di scivolare in campionato nelle ultime due partite contro Atalanta e Fiorentina, mentre la Juventus è già in Champions, con uno scudetto in più. Riepilogando: impresa difficile, ma non impossibile.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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