Vidal croce e delizia. Ma Ancelotti paga l'ingenuità di Javi Martinez
Il Bayern Monaco fino a qualche ore fa era da tutti indicato come la grande favorita per la vittoria finale di questa Champions. Con la Bundesliga già archiviata da tempo, i bavaresi sono arrivati a questo quarto di finale con la serenità di chi sa di poter indicizzare le sue energie nervose solo sul Real Madrid. E forte di un 'klassiker' che ha visto Neuer e compagni disintegrare il Borussia Dortmund.
Un discorso che adesso cambia radicalmente perché dopo i 90 minuti dell'Allianz Arena la finale di Cardiff è per Ancelotti molto più lontana. Il Real Madrid anche a Monaco di Baviera s'è dimostrata squadra quadrata e cinica anche quando non brilla. Capace di non perdere la testa quando va sotto e di riemergere approfittando degli errori altrui.
E dire che stasera la pratica poteva essere archiviata dal Bayern già nei primi 45 minuti. Autore del gol del momentaneo 1-0, Arturo Vidal al 45esimo ha avuto la possibilità di realizzare dagli undici metri il gol del raddoppio, ma ha sparato in curva il generoso rigore concesso da Rizzoli.
Un errore che ha pesato tantissimo nell'economia del match perché, al contrario, i campioni d'Europa in carica hanno sfruttato in maniera di gran lunga migliore una decisione favorevole dell'arbitro italiano. L'espulsione rimediata al 62esimo da Javi Martinez per somma di ammonizioni, arrivata dopo il gol del pareggio, ha completamente cambiato il match. Nell'ultima mezz'ora in campo s'è vista solo la squadra di Zidane, un dominio che ha avuto nella seconda rete di Cristiano Ronaldo la sua logica conseguenza.
La partita all'Allianz Arena è finita 1-2, un risultato che avvicina sensibilmente il Real alla sua settima semifinale consecutiva di Champions.