Venti punti in 10 turni. Storia di un miracolo, mai nessuno come il Crotone
Al giro di boa della Serie A 2016/17, il Crotone era in fondo alla classifica con nove punti. Era a otto punti dalla quartultima in classifica ed era a conoscenza del fatto che mai nessuno, con una media inferiore al mezzo punto a partita dopo 19 turni, era riuscito a salvarsi.
Tutti davamo i pitagorici per spacciati, anche perché la situazione non s'è evoluta nelle giornate successive. Il racconto dopo 28 turni era pressoché identico: 14 punti complessivi e una media di un pareggio ogni due partite, meglio solo del Pescara che nel frattempo aveva già operato il cambio di allenatore.
La famiglia Vrenna, invece, non ha mai messo in discussione Davide Nicola. Era il 12 marzo, la squadra calabrese aveva appena perso 3-0 al San Paolo contro il Napoli e i vertici del club erano probabilmente gli unici - insieme al tecnico piemontese - a credere nel miracolo. Il Crotone fino a quel momento non aveva fatto malissimo sul piano del gioco: una squadra povera di contenuti tecnici, certo, ma molto sfortunata soprattutto nei minuti finali. Quando puntualmente capitolava.
Troppi indizi che portavano a un immediato ritorno in B, troppi punti da recuperare in pochissimo tempo. Serviva una impresa, un miracolo calcistico che s'è avverato ieri sera allo Scida quando le note di Rino Gaetano hanno fatto da sfondo a una festa impossibile anche solo da immaginare due mesi fa.
Che si tratti di un miracolo lo dicono i numeri: 14 punti nelle prime 28 giornate, 20 nei dieci turni successivi. Per intenderci, la squadra di Nicola ha conquistato solo uno un punto in meno della Juventus campione d'Italia negli ultimi 900 minuti.
Tutti al seguito del suo condottiero, fiducia incondizionata nelle parole e nel lavoro dell'allenatore anche quando il traguardo era lontanissimo e nessuno poteva anche solo intravederlo: complimenti a Nicola per averci sempre creduto, complimenti ai calciatori per averlo sempre seguito.