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Vecino: "All'Inter nel momento giusto, giocare a San Siro è un sogno"

di Marco Frattino
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Pioggia di domande e curiosità dei tifosi dell'Inter per il nuovo acquisto Matias Vecino, che ha risposto in diretta sulla pagina Facebook del club e su Inter Channel.

La prima domanda riguarda Alvaro Recoba, uruguaiano come Vecino e suo compagno di squadra al Nacional: "Il Chino - ha detto l'ex Fiorentina - è stato uno dei più grandi calciatori uruguaiani, da bambino seguivo l'Inter anche grazie a lui. Aveva un piede davvero incredibile. Mi ha chiamato subito quando ha saputo del mio arrivo qui, è stato un grande giocatore ed è una bravissima persona. Sarebbe bello esordire all'Inter con una doppietta come fece lui, ma io gioco in un altro ruolo".

Vecino arriva all'Inter pochi giorni prima del 26° compleanno: "E' il momento giusto per approdare in una grande squadra. Ho davanti a me gli anni più importanti per la carriera di un calciatore: sono cresciuto molto da quando sono in Italia e ora dovrò fare ancora meglio. Ero felicissimo quando ho saputo dell'interesse dell'Inter e ho sperato che la trattativa si chiudesse nel più breve tempo possibile. C'è poco da stare a pensare quando ti contatta un club così prestigioso".

Sul ruolo in cui verrà utilizzato da Spalletti: "Da ragazzino giocavo come trequartista ma poi ho arretrato il mio raggio d'azione, giocando come mediano o come mezzala. Mi piace andare in profondità per sfruttare gli spazi, ma sono a completa disposizione del mister e della squadra. Spalletti mi ha colpito per il modo in cui sa insegnare calcio, per la sua tranquillità e per la capacità di comunicare le proprie idee. Vuole far partire l'azione dal basso, è un concetto che a me piace e al quale sono abituato".

Il centrocampista uruguaiano non è preoccupato dal peso della maglia nerazzurra e dalla pressione derivante dal giocare in uno stadio come San Siro: "E' normale sentire la pressione, rappresentiamo tanti tifosi ma è una responsabilità che mi piace affrontare, io stesso mi metto pressione per fare meglio ogni giorno e per migliorarmi sempre. Giocare in uno stadio come San Siro è il sogno di qualsiasi calciatore".

Le prime impressioni nel nuovo spogliatoio sono molto positive: "Mi hanno accolto tutti benissimo, soprattutto dal gruppo dei sudamericani e da Icardi. C'è un clima positivo, ci si allena bene in vista della prima di campionato. Ho ritrovato qui Borja Valero, che mi ha aiutato molto anche quando sono arrivato a Firenze e dal quale ho imparato molto in campo: è un giocatore dotato di grande intelligenza, che sa sempre cosa fare. Il compagno di squadra che mi ha più impressionato? Joao Mario, è veramente forte, sa fare praticamente tutto".

Numero di maglia e giocatore preferito? "Ho scelto il 6 perché, tra quelli liberi, è il numero che mi piace di più. Spesso in carriera ho avuto l'8 ma anche il 6 va benissimo. Uno dei miei riferimenti come giocatore è senza dubbio Juan Sebastian Veron: ho sempre cercato di imparare qualcosa da tutti i grandi calciatori, ma lui è sicuramente quello che ho seguito di più".

Infine, alcune considerazioni sulla propria vita privata: "Ho un bambino di 2 anni, il mio tempo libero lo trascorro con lui. Poi mi piace guardare film, guardare qualche partita di tennis, fondamentalmente sono un tipo molto tranquillo. Musica? Ascolto un po' di tutto, dal rock uruguaiano al reggaeton. Profili social? Sono su Facebook e Twitter. Soprannome? No, non ne ho ancora uno, potrete sceglierlo voi".

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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