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Torino, Mihajlovic: “Abbiamo ripetuto gli stessi errori, sono molto deluso"

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
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L’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, al termine della partita ha commentato il pareggio con il Milan. Queste le sue parole:
Faccia un’analisi psicologica della sua squadra che va in vantaggio e poi si fa rimontare.
“Bella domanda. Non c’è bisogno di un ingegnere nucleare per fare quest’analisi perché si è visto ciò che è successo. Purtroppo abbiamo ripetuto gli stessi errori. Devo dire che non sono arrabbiato, ma infuriato e molto deluso perché continuiamo a sprecare occasioni e a buttare via punti. Pareggiare questa partita con il Milan è stato folle. Siamo andati in vantaggio, due a zero, abbiamo sbagliato il rigore, siamo rientrati in campo per il secondo tempo e si sarebbe dovuto continuare a giocare come si era fatto poiché si era dimostrato che giocando in una certa maniera si poteva fare male all’avversario e, invece, improvvisamente tutti tornano indietro, pensano solo a difendere, non siamo stati più lucidi, abbiamo perso la testa, si prendono due gol e poi si riprende a giocare e, come sempre, ormai è tardi. Non sono riuscito a far fare il salto di qualità dal punto di vista mentale alla squadra. Sarà inesperienza, dipenderà dalla personalità … non lo so, però, è da un po’ di tempo che mi faccio s…. (non si può scrivere la parola usata dal mister, ndr) mentali, che faccio elucubrazioni per cercare di capire. Mi sa che sarò io ad andare per primo dallo psicologo e non i giocatori. Sono due giorni che non dormo per questa cosa e mi sa che non riuscirò a dormire per altri due-tre giorni, ma sicuramente io non mollo e cercheremo di vedere che cosa bisogna fare. Evidentemente non sappiamo gestire certe situazioni. Ci può stare che una squadra come il Milan, o qualsiasi altra squadra, ti metta in difficoltà, ma in quei momenti dobbiamo essere più lucidi, avere maggiore personalità, saper gestire meglio le situazioni, non sbagliare troppi passaggi, ripartire, invece, non si fa niente, si subiscono gol e poi si riprende a giocare. Così non va bene, non va bene … peccato perché abbiamo buttato molti punti. Se guardiamo i primi tempi saremmo primi o secondi in classifica, comunque in Champions League. E’ anche vero che per il tipo di gioco che voglio i miei calciatori spendono tante energie, ma si allenano anche tanto per poterlo sopportare. Non è sicuramente un problema fisico, come avevo detto qualche giorno fa, se una squadra dal punto di vista fisico non sta bene non riesce dopo essere andata in svantaggio, o come ieri con il Milan subire il pareggio, e poi ricominciare a giocare. E’ solo un problema di testa, di personalità, forse d’esperienza … non lo so”.
Come aveva detto alla vigilia della gara ci si può allenare su tutto, ma non sulla personalità, ma come pensa di tirare fuori la personalità da questo gruppo?
“Si cerca sempre di migliorare, ma sicuramente questa è una cosa che è meno migliorabile delle altre. La personalità la si ha oppure no e non si può comprarla al supermercato, purtroppo”.
Ha già parlato con i giocatori?
“Non parlo mai a caldo dopo la partita, aspetto sempre il giorno dopo, parlerò con i giocatori domani (oggi per chi legge). Preferisco non parlare dopo la partita”.
Da che cosa si può ripartire?
“Ci penseremo, sarà una notte insonne (riferendosi a quella dopo la partita, ndr) e avrò tutto il tempo per pensare a quello che dovrò fare e dire”.
Ha detto che non è riuscito a far fare il salto di mentalità alla squadra assumendosene la responsabilità, però sono i calciatori ad andare in campo e non si sta parlando di ragazzini alle prime armi, ma di professionisti che hanno esperienza in serie A. E’ quindi un problema di uomini?
“Io alleno la squadra nel bene e nel male. Non è la mia squadra solo nel bene, lo è anche nel male. La personalità è la cosa più difficile da allenare, è quasi impossibile perché, come ho detto, o la si ha o non la si ha.

Ci stiamo lavorando e ci stiamo provando, ma, come ho detto per primo, il salto di qualità mentale non siamo riusciti a farlo o meglio non siamo riusciti a farlo per tutti e novanta i minuti. Penso che la gente che è venuta allo stadio si sia divertita, sarebbe stato meglio se avessimo vinto, però, giocare come abbiamo fatto contro una grande squadra ed essere alla pari, mettendo sotto il nostro avversario di questo bisogna dare merito ai ragazzi, poi, non riusciamo a gestire bene certi momenti della partita e questo ci accompagna da un po’ di tempo. Abbiamo perso un sacco di punti dopo essere andati in vantaggio e sembra che dopo aver fatto le cose per bene ci accontentiamo. Forse pensiamo che poiché si è fatto tutto bene si possa rilassarsi un po’ o magari ci viene il braccino corto, abbiamo paura di vincere o qualche cosa d’altro. Non lo so. In settimana ne ho parlato con i ragazzi e anche con loro è emerso che ci manca la possibilità, la capacità di gestire certi momenti della partita. Quando arrivano questi momenti bisogna essere più squadra, rimanere più lucidi, gestire la partita, prendersi qualche fallo, ripartire, non sbagliare troppi passaggi, non pensare solo a difendere, ma comunque pensare anche ad attaccare. Purtroppo non riusciamo a fare tutto ciò per adesso. Vediamo. Peccato. E’ difficile fare l’analisi subito dopo la partita visto com’è andata. E’ dura, ma andiamo avanti”.
Il pareggio con il Milan cambia rimanda nel tempo gli obiettivi stagionali?
“Non voglio più parlare d’Europa. E’ inutile quando si buttano via punti in questo modo, questo non significa che non ci proveremo e sicuramente lo faremo fino in fondo, questo è sicuro! Nessuno di noi si arrende, questo è sicuro! Per questo proveremo fino in fondo ad andare in Europa, però, non voglio più parlarne perché è inutile farlo se si buttano via punti così. Dobbiamo pensare ad altre cose, poi dopo vedremo a fine campionato quello che succederà”.
Si devono considerare solo i punti gettati via o il mercato può compensare questa lacuna?
“Il mercato può sempre compensare qualche cosa. Come avevo detto l’altro ieri la società sa bene quali sono i pregi e i difetti di questa squadra, ma noi dobbiamo essere bravi a restare attaccati al carro per invogliare il presidente a investire. Continuando così è difficile anche investire, ma io sono uno che non si arrende e cercherò fino in fondo di fare le cose come ho fatto finora lo stesso e di lottare fino all’ultimo per andare in Europa, con rinforzi o senza rinforzi. Questo è il mio lavoro ed io do sempre il massimo. Sicuramente non mi arrendo e non lo farà nessuno dei miei giocatori, questo è sicuro!”.
Non c’è il pericolo che per com’è maturato il pareggio con il Milan la squadra si perda d’animo?
“No, non c’è il pericolo. Al massimo possiamo ripetere partite come questa e la precedente, ma peggio non si può fare. Non credo”.
Quando si parla di personalità ci si riferisce ai giocatori di maggiore qualità, come giudica la partita di Ljajic visto che sono quasi due mesi e mezzo che tutte le volte c’è qualche appunto da fargli?
“Diciamo che non lo accuso per il rigore sbagliato perché i rigori solo chi non li tira non li sbaglia. Non posso dire neppure che non abbia voluto impegnarsi perché ha cercato di farlo, ma non ha fatto la differenza e di conseguenza non sono contento della sua prestazione. Queste sono partite nelle quali i giocatori di maggiore qualità devono dare qualche cosina in più e purtroppo Ljajic ultimamente non riesce a darci questo. Però è anche vero che i cambi … se non dovessi far giocare Ljajic faccio fatica a sostituirlo visto che anche altri hanno avuto la possibilità di farsi vedere, ma non mi hanno convinto del tutto. Dobbiamo andare avanti così e vedere quello che succederà”.

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