Torino-Belotti: una quiete sospesa senza aut aut
di Antonio Vitiello
La notte, più che consiglio, ha portato una quiete sospesa e necessaria: comunque finirà questa storia, tutto lascia pensare che Belotti e il Toro non arriveranno ad uno scontro. Tutto: anche il faccia a faccia fra il giocatore e il presidente Cairo nella notte fra giovedì e venerdì. Nessun ultimatum del Gallo - tipo: “Io qui non resto, voglio il Milan” - nessun capestro usato come minaccia dal presidente: non ce n’era bisogno, scrive questa mattina La GHazzetta dello Sport. Il Gallo non ha mai nascosto che gli piacerebbe giocare nella squadra per cui tifava da ragazzino. Il vero colloquio decisivo non era e non poteva essere quello fra giocatore e presidente: sarà eventualmente quello fra presidente e dirigenti del Milan.
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