TMW RADIO - Rivera: "Milan, punta sui giovani. Italia-Svezia? Non è facile
La leggenda rossonera e della Nazionale campione del mondo nel '68, Gianni Rivera, è intervenuto a TMW Radio nel corso della trasmissione 'Due in Fuorigioco'.
Presto la chiameremo Mister?
“Ho conseguito il primo corso Uefa B a Coverciano e da poco è anche partito quello A. Ne mancherebbe un altro ancora per poter guidare qualsiasi club. Ottenere il patentino è diventata anche una questione di utilità. Sono arrivate alcune proposte e le sto valutando. All’estero mi chiedevano se fossi interessato ad allenare e, a un certo punto, ho deciso di garantirmi la possibilità di farlo. Vedremo che succederà”.
Il settore giovanile in Italia è ancora indietro?
“C’è stato un periodo in cui le grandi società potevano puntare sugli stranieri di alto livello. In Serie A ce n’erano tanti anche se in un epoca un po’ lontana rispetto agli ultimi anni. Ultimamente, però, i grandi calciatori stranieri vanno altrove. Situazione che ha portato le società italiane a ricominciare ad investire sui settori giovanili. Penso all’Atalanta che, di fatto, vive grazie a questi, ma ce ne sono altre. Per esempio il Milan, anche se a causa da evidenti limiti economici. Piano piano ci si convince che il percorso da seguire è questo, ma serve molta pazienza”.
Quindi i rossoneri hanno sbagliato a cambiare tanto?
“Adesso faticano perché assemblare una squadra con tanti giocatori in arrivo da ambienti differenti non è facile. La mia sensazione è che, se non si lavora sui giovani, diventerà sempre più difficile mantenere un livello alto”.
Come vede la doppia sfida della Nazionale contro la Svezia?
“Non sarà un confronto semplice, ma la speranza è che nelle due partite si riesca a portare a casa il pass per i Mondiali”.