TMW RADIO - Pietrangeli: "Cresciuto calciatore, ma col tennis si viaggiava"

Ospite di Quelli della notte su TMW Radio, Nicola Pietrangeli ha parlato degli Internazionali di tennis in corso di svolgimento a Roma: "Ci aspettiamo sempre che gli italiani facciano un piccolo miracolo. L'italiano non è uno sportivo, è un tifoso. A noi manca il campione con la C maiuscola".

Giocatore favorito?
"Dico Nadal. Stiamo tornando all'antica: non perde più".

Grande tennista, ha mai pensato di fare il calciatore?
"Io nasco calciatore. Sono cresciuto nelle giovanili della Lazio, ho fatto tre anni con la squadra di Maestrelli. Non dico che fossi alla loro altezza, ma non ero lì perché amico del presidente".

A un certo punto c'è stato un bivio.
"Il tennis ti dà la possibilità di viaggiare, specie considerato che di soldi non ce n'erano. Io volevo fare l'esploratore, mi ero costruito una finta liana nel cortile di casa a Tunisi".

È arrivato in Italia a 13 anni.
"Non sapevo una parola di italiano, parlavo solo francese e russo. Dico sempre che ho dimenticato il russo per imparare male l'italiano".

Qualche rimpianto per non aver fatto il calciatore?
"Chi non ha rimpianti è un imbecille. Io penso che se avessi giocato oggi, con la possibilità di diventare miliardario, non dico che sarei stato più serio, ma di sicuro non avrei fatto tardi la sera".