TMW RADIO - Drago: "Kessié arrivo da me come difensore. Juve, Berna il top"
Intervista concessa ai microfoni di 'TMW Radio' dall'allenatore Massimo Drago. Si parte dalla sue considerazioni in merito al prossimo campionato di Serie B: "Palermo e Frosinone saranno le squadre da battere, ma la B ci ha insegnato che le neopromosse, mantenendo un buon organico, possono essere delle graditissime sorprese. Ci sono piazze importanti che negli ultimi anni sono state in Serie A. Sulla carta resta un campionato difficile".
Cosa si aspetta dalle neopromosse come Parma e Foggia?
"Mi aspetto che facciano un campionato senza molti assilli. Negli ultimi anni vincono le squadre senza grandi aspettative come la Spal dello scorso anno".
Un giudizio sul mercato del Cesena?
"Quando parlavo di aspettative mi riferisco proprio a questo. Non è detto che avendo il Cesena 10mila abbonati allora possa vincere il campionato. A volte le piazze non rappresentano il valore ideale di una squadra".
Quanto le dispiace per com'è andata nella passata stagione?
"Mi è dispiaciuto perché il primo anno ci era servito per conoscerci e mi avevano chiesto la salvezza. Abbiamo valorizzato tanti giovani, qualcuno che doveva andare anche in Lega Pro come Sensi. Visto il lavoro fatto il primo anno credevo che si sarebbe potuta avere più pazienza. Ho comunque avuto modo di fare delle ottime conoscenze e per questo sono molto contento".
Kessie?
“Da me è arrivato come quinto difensore centrale, nemmeno lo conosceva l’Atalanta. E’ arrivato negli ultimi giorni di mercato e mi è stato chiesto di migliorarlo a livello tattico. Vedendolo giocare mi sono reso subito conto di quanto fosse forte. Sa leggere bene le giocate ed ha un fisico molto importante".
Stagione 2013-14, con lei c’erano Cataldi e Bernardeschi.
"A Crotone abbiamo fatto di necessità virtù. Qualche anno prima avevo avuto Florenzi e Sansone. Ragazzi di grandi prospettiva e che hanno bisogno di esperienze come quelle perché possono sbagliare senza essere accusati".
Bernardeschi alla Juve?
“E’ un calciatore che può spezzare l’equilibrio e la Juve punta molto sugli italiani. Mi aspettavo che potesse finire così. Sicuramente si vedeva che aveva grandissime possibilità".