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TMW RADIO - Catania, Lo Monaco: “Playoff terno al lotto. B? Ci proveremo"

di Marco Frattino
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, ha parlato attraverso le frequenze di TMW Radio.

Il primo passo è stato fatto? “Certamente, la cosa che più ci premeva era quella di dare continuità al piano di risanamento. Le problematiche erano tante. Da un punto di vista tecnico, avevamo l'obiettivo di raggiungere i playoff e ci siamo riusciti. Adesso, però, i playoff sono un terno al lotto per il Catania ma anche per le altre squadre”.

Le piace questa formula dei playoff? “Direi che ha dato interesse al campionato fino alla fine, altrimenti non ci sarebbe stato. Ci sono tante squadre che hanno lottato fino al 90' dell'ultima partita, ma la formula delle 28 squadre ai playoff per una sola promozione è davvero un terno al lotto. Eppure ci sono squadre che, a inizio anno, si sono mosse in modo importanti anche in termini economici. Penso al Parma, al Lecce e all'Alessandria. Ma non è detto che queste formazioni riescano ad andare in Serie B”.

Quanta voglia ha di respirare l'aria delle categorie superiori? “C'è tanta voglia, ma il Catania è andatao incontro a tante disavventure che l'hanno portato in tre anni dalla Serie A alla Lega Pro. Sarebbe una impresa nel tornare in poco tempo nella massima categoria”.

L'esonero di Pioli, in casa Inter, non è stata una mossa garbata nei riguardi del tecnico. “Il problema sta in quello che è il vero problema del nostro calcio: l'assoluta incompetenza dei dirigenti. Questo vuol dire dare in pasto alla gente un colpevole per la situazione che va avanti da anni. I dirigenti, che siano italiani o cinesi, devono fare bene il proprio lavoro. Il nostro è un campionato dominato da anni da una sola squadra, nonostante i tanti soldi che circolano su tanti tavoli. Nel nostro campionato si sprecano tanti soldi che vanno via come il vento, eppure abbiamo gli stadi più vecchi d'Europa. L'Inter vuole prendersela con Pioli, ma per cosa? I nerazzurri in questi anni non hanno mai avuto una conduzione societaria di un certo spessore, i soldi sono stati maneggiati per operazioni multimilionarie. Ad esempio, l'operazione Kondogbia per 40 milioni. Il problema è sempre lo stesso, nella dirigenza, non certamente nella testa degli allenatori”.

C'è un difetto in questa Juve? “La squadra ha una determinazione feroce nel perseguire gli obiettivi, ma questo è frutto di tutto l'ambiente che è abituato a vincere e che si allena continuamente per vincere. La ferocia della Juve, nel perseguire un obiettivo, è ammirevole. Nel nostro campionato non sarà la miglior espressione di gioco, che appartiene al Napoli, ma gli obiettivi sono sempre raggiunti dalla Juve”.

Cosa pensa del nuovo corso del Milan? “Ha tanto da fare, il Milan ha cambiato proprietà da poco. I cinesi all'Inter hanno fatto investimenti che non hanno portato frutti, i cinesi del Milan dovranno farli. Partono da un tessuto di lavoro fatto quest'anno di un certo livello. Montella è un buon allenatore, ha espresso buon calcio fino a un certo punto della stagione, anche se nelle ultime giornate ha perso qualcosa. Su questo tessuto, il Milan può lavorare bene”.

Il Catania vuole la Serie B nel breve periodo? “Abbiamo il dovere morale di provarci, l'anno scorso partiremo senza penalizzazioni. Questo sarà un ottimo viatico per puntare a un campionato di vertice”.

Che ricordo ha di Jorge Cyterszpiler? “Per me era un fratello, ma è ancora vivo nel mio cuore. Avevo parlato con lui venti giorni prima della morte. Il suo suicidio è stato un fulmine a ciel sereno, mi aveva inviato dei messaggi fino a tre giorni prima. Stento ancora a crederci, per me è un grande dolore”.

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