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Stellone: “Torino e Napoli vorranno ottenere il massimo, sarà gara aperta”

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Roberto Stellone è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Stellone ha giocato nel Napoli dal 1999 al 2003 e nel Torino dal 2005 al 2009, attualmente è un allenatore. Con lui abbiamo parlato della partita di domenica pomeriggio fra le sue ex squadre.
Il Torino arriva dal pareggio con la Juventus e tutto ciò che ne è conseguito, le squalifiche di Mihajlovic e Acquah e anche quella di Moretti, mentre il Napoli è in lotta con la Roma per il secondo posto. Che cosa ci si potrà aspettare da queste due squadre?
“Il Napoli cercherà di ottenere il massimo per finire il campionato al secondo posto anche in ottica Champions League in modo da accedere direttamente alla fase a gironi senza dover passare dai turni preliminari. Mentre il Torino, squadra che sta facendo bene e che segna molto, vorrà disputare al meglio una gara prestigiosa contro un avversario importante. La partita sarà aperta, i granata vorranno ottenere il massimo, ma lo stesso discorso vale anche per i partenopei”.
Ha posto l’accento sul segnare molto, infatti, il Napoli ha il primo attacco e il Torino il quinto della serie A, per le difese la differenza è molto ampia: la terza contro la sedicesima. Da questo punto di vista che cosa si aspetta?
“Il Napoli ha un attacco incredibile così come ce l’ha il Torino e per quel che riguarda le difese, sulla carta, quella della squadra di Sarri è più forte.

Fra le due squadre ci sono punti di differenza e se non ci fossero il Torino con l’attacco che ha starebbe lottando per altri obiettivi, ma comunque il campionato dei granata e il lavoro di Mihajlovic sono stati fantastici quest’anno”.
Ci sarà il confronto diretto tra Belotti e Mertens in chiave titolo marcatori, altro spunto per questa partita?
“Sì, entrambi i giocatori hanno disputato una stagione fantastica, quella di Mertens è inaspettata perché tutti questi gol non li aveva mai segnati (ventiquattro come Higuain e Icardi, ndr), mentre Belotti (venticinque due soli in meno di Dzeco, ndr) è esploso quest’anno e ha davanti una carriera di assoluto livello perché è un attaccante completo che segna in tutti i modi”.
Se si guarda il confronto diretto fra le due squadre, il Torino in casa ha una marcia importante avendo perso una sola volta con la Juventus, anche se ha pareggiato in otto occasioni. Il Napoli in trasferta si comporta praticamente come al San Paolo.
“Appunto per questo pensando ai dati dicevo che sarà una partita spettacolare e il Torino cercherà di ottenere il massimo e il Napoli farà altrettanto, quindi prevedo una partita da tripla”.
Anche se il Torino non avrà Mihajlovic in panchina e il centrocampo sarà privo di Acquah e con un Baselli non al top se la giocherà comunque?
“La voce di Mihajlovic la si sentirà pure dalla tribuna (ride, ndr) quindi da questo punto di vista non ci saranno problemi e saranno trovate soluzioni per sopperire alle assenze di alcuni giocatori”.
Per concludere, lei sta attendendo un progetto importante per tornare ad allenare, ma ha già delle prospettive o è ancora presto per parlarne?
“Sì, ho sfruttato i mesi seguenti all’esonero da allenatore del Bari per tenermi aggiornato e vedere partite e allenamenti. Ho tanta voglia di ripartire perché l’esperienza a Bari è stata negativa ed è durata pochissimo, ma pazienza, fa parte di questo lavoro. Delle prospettive future è ancora presto per parlarne perché si devono ancora decidere i destini di molte squadre sia in serie A sia in B sia in Lega Pro, quindi, al momento non ho ancora niente fra le mani, aspetto”.

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Lunedì 31 Dicembre 2018
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