Spalletti vuole solo Defrel, l'innesto giusto. Ma i precedenti sono negativi
"Ho chiesto un solo acquisto". Il tecnico della Roma Luciano Spalletti in conferenza stampa continua a chiedere a gran voce il sostituto di Iturbe, l'esterno offensivo che serve anche a causa della momentanea assenza di Salah.
Ma perché Spalletti vuole Defrel? Molteplici i motivi. Innanzitutto per le caratteristiche: Defrel viene attualmente utilizzato come prima punta, ma può partire anche come esterno offensivo. Sia vice Dzeko, sia vice Perotti. Conosce benissimo la Serie A e non ha problemi di lingua o adattabilità. E' ancora relativamente giovane - 26 anni il prossimo 17 giugno - e non avrebbe grossi problemi ad adattarsi in un attacco a tre visto il modulo utilizzato a Reggio Emilia da Di Francesco. "Non cerchiamo apprendisti", ha detto Spalletti in conferenza stampa in riferimento a Musonda del Chelsea. E Defrel certamente non lo è.
I precedenti sono negativi - Il Sassuolo, però, continua a fare muro. "A gennaio non cediamo i nostri giocatori migliori, il calciatore si adegui", ha ribadito il dg Carnevali nelle ultime ore. Parole che frenano pesantemente l'affare. E che ricordano una strategia che nel mercato di riparazione appare piuttosto ferrea: nel gennaio 2016 ad andare via furono Floro Flores e Floccari, due comprimari. Un anno prima, nonostante le insistenze della Juventus, si decise di trattenere Simone Zaza e di mandare via un Pavoletti che, però, di quel Sassuolo era tutt'altro che un protagonista.
Stesso discorso nel gennaio 2014: allora, la cessione più importante fu quella di Kurtic in prestito. Anche se, pure tre anni fa, ai neroverdi arrivarono tantissime richieste. Ma il Sassuolo i suoi migliori giocatori a gennaio non vuole darli via: Defrel è avvisato.