Sorprese, retroscena e scommesse di 24 ore di follia
Si è sviluppato tra sorprese e retroscena l’ultimo giorno di una sessione di mercato insolita, a metà tra la delusione e le aspettative rispettate. Sono latitate le emozioni per i top club, rimasti volutamente all’asciutto e già improntati all’organizzazione di ciò che potrà accadere in estate, mentre hanno sorpreso alcuni movimenti accessori ed un mercato di serie B particolarmente florido. In primis la Roma con l’affare Gerson-Lille, servito su un piatto d’argento e rispedito al mittente a causa delle commissioni in surplus richieste dal padre del ragazzo che hanno fatto sfumare l’affare facendone chiudere uno inatteso alla Lazio e a Mino Raiola con il passaggio di Kishna al club francese. Passando per l’inseguimento del Crotone ad un centravanti, conclusosi con la scelta di Tonev di rifiutare il passaggio al Benevento dopo avere sostenuto le visite mediche, per paura di perdere la Nazionale e con la sua contestuale permanenza in Calabria.
Sino ad arrivare ad una cadetteria assoluta protagonista delle ultime ore, con alcuni retroscena degni di menzione: in primis il corteggiamento dell’Atalanta al vicentino Orlando, vera chiave di volta che ha rischiato di far saltare lo scambio De Luca-Raicevic tra Vicenza e Bari. Poi il giro di centrocampisti che ha portato Viola da Novara al Benevento, Cinelli al Novara dal Cesena via Chievo e Crimi al Cesena a titolo definitivo. Sino alle operazioni di prospettiva, partendo dal Vicenza che ha voluto con forza Doumbia e Leonardo Miramar e punta a blindare il talento Orlando, e arrivando in Lega Pro con il Mantova e la stimolante scommessa Sodinha: pronto a riconquistarsi quel palcoscenico che non aveva mai voluto realmente abbandonare.