Sicula Leonzio e il “caso Messi”: polemiche per un rigore senza fine
Fonte: Sportitalia
Lionel Messi e la Sicula Leonzio. Due realtà appartenenti sì allo stesso sport, ma ad orbite talmente diverse da far stridere ogni sorta di discorso che preveda le due parole all’interno della stessa proposizione, e che invece ci si ritrova giocoforza ad accostare dopo quanto accaduto nell’ultimo turno di campionato. Pietra dello scandalo è il rigore assegnato alla squadra siciliana al Massimino nel corso dell’ultimo turno di campionato contro la Juve Stabia: decisione legittima che si è trasformata in commedia, nel momento in cui Bollino ed Arcidiacono hanno deciso di vestire le scomode vesti di Messi e Suarez; con il primo che dal dischetto finta la conclusione e con l’altro che approfitta del suggerimento per trafiggere il portiere avversario. Nulla di illecito, beninteso, a patto di un’esecuzione a regola d’arte.
E se la coppia sudamericana del Barcellona riuscì a portare a termine la missione in scioltezza, l’ansia da prestazione del duo degli isolani ha prodotto un risultato irregolare, con l’autore del gol dello scandalo che aveva già fatto il suo ingresso nell’area di rigore prima ancora che il compagno gli servisse il beffardo assist. Attimi di consultazione, e poi la decisione del guardalinee di annullare la rete e ripartire con una punizione per gli avversari, capaci di strappare anche un buon pareggio al termine dei novanta minuti. Lo sciame di polemiche e la richiesta di ripetizione della gara, infine, il perfetto corollario di un “vorrei ma non posso” del quale tutti, specie il presidente Leonardi che ha addirittura definito “idioti” i suoi giocatori, avrebbero fatto volentieri a meno…